Chiesa di S. Michele Arcangelo (Padula)

 Fondata tra il IX e il X sec., la Chiesa Madre di S. Michele domina la parte più alta di
Padula. Fu edificata da un gruppo di Cosilinati, in seguito all’abbandono dell’antica
città distrutta (l’antica Cosilinum era ubicata sul colle opposto all’attuale centro abitato).
La chiesa presenta una pianta a croce latina a tre navate, con copertura a volta e
lanterna.
La facciata è suddivisa in tre sezioni da una coppia di lesene. Ogni sezione presenta un
portale in pietra. In corrispondenza dell’entrata principale, sulla facciata in alto, vi è una
nicchia che ospita la statua lapidea di S. Michele Arcangelo.
Sul fianco sinistro della chiesa vi è il campanile con orologio, caratterizzato da tre parti:
la prima, a base quadrata, è in mattoni pieni, la seconda presenta due aperture a tutto
sesto rivolte ad ovest e a sud mentre le altre aperture, rivolte ad est e a nord, sono bifore
con colonnine e capitelli, infine, in alto, la terza sezione è a base circolare con aperture a
tutto sesto.
All’interno della chiesa, sulla controfacciata, è posto un maestoso organo a canne del
tardo Settecento.
Il presbiterio, rialzato rispetto all’aula, è delimitato da una balaustra in marmo
policromo. Sull’altare vi è un’edicola in marmi policromi e vetro, dove è la statua di
San Michele Arcangelo. Ai lati delle navate vi sono una serie di cappelle.
Rilevante è l’acquasantiera cinquecentesca con il basamento in pietra ornato con teste di
angeli e foglie d’acanto, così come è decorata la vasca.
Degno di note è il dittico ligneo di Stefano Sparano del 1509, raffigurante San Giovanni
Evangelista e Sant’Antonio.
Nella sacrestia è conservato un altare in legno intarsiato del Settecento.


 

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