Cosilinvum (Padula)

Non esistono fonti certe su la Civitas romana di Cosilinum, si sa però che in età imperiale fu prefettura della Lucania antica.
Tra le opere storiche cui si fa riferimento per attingere notizie, rilevante è quella di Cassiodoro, VARIAE (VIII secolo), da cui apprendiamo che Cosilinum era una antica civitas lucana e che, aveva un suburbio, Marcellanium, attuale S. Giovanni in Fonti, in cui era presente una fonte di acqua perenne e nelle sue vicinanze si svolgeva una fiera.
Gli storici nei secoli scorsi non sono stati sempre concordi sulla identificazione del sito che ospitò Cosilinum, solo nel 1900, grazie agli studi di un prete-archeologo locale, don Arcangelo Rotunno, e al ritrovamento sulla collina della Civita di un’epigrafe che riportava il nome di Cosilinum, si ebbe la certezza che quella collina avesse ospitato Cosilinum. In seguito ad alcune campagne di scavi che hanno portato alla luce in tutto il territorio padulese resti vari,necropoli e ville romane, si può affermare che il territorio di Padula era dominato da una Civitas con le mura di difesa e, più giù a valle, esisteva una ampia area coltivata ed abitata di cui oggi non vi è quasi più traccia.
Solo sulla Civitas è possibile trovare tracce dell’insediamento antico, probabilmente anche di edifici pubblici e ci si può facilmente imbattere in cocci ceramici e frammenti laterizi e tutte le mura e l’anfiteatro che fungevano da difesa per la “Cosilinum” antica città romana.
E’ possibile visitare il sito di Cosilinum percorrendo la strada che dal cimitero del paese costeggia dinanzi alla chiesa rupestre di S. Michele alle Grottelle, oppure, salendo dalla strada del Porcile, sempre nella stessa zona della strada provinciale, e passando dinanzi a ciò che resta del Convento di S. Nicola al Torone, oggi appunto diruto e risalente al X° secolo ad opera dei seguaci del rito greco-ortodosso (basiliani).




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