HOME Notizie Storia, Arte e Medicina nella "Certosa di San Lorenzo"

PADULA: STORIA, ARTE E MEDICINA NELLA "CERTOSA DI SAN LORENZO"

Articolo tratto da: "Salerno Notizie"

Sarà presentato giovedì 26 ottobre (ore 17,00) a Padula, nel Refettorio del monumentale complesso cartusiano, il volume Storia, Arte e Medicina nella Certosa di Padula (1306-2006), pubblicato dalla Casa Editrice Laveglia per i Quaderni del Centro Studi e Ricerche del Vallo di Diano “Pietro Laveglia”. Il volume (400 pagine) contiene gli atti del convegno di studi tenutosi il 28 e 29 gennaio per iniziativa del Centro Studi, della Casa Editrice Laveglia, della Soprintendenza per i BAPPSAE di Salerno e Avellino e della Società Salernitana di Storia Patria e si è avvalso dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e del patrocinio del Ministero per i beni culturali e della Commissione peri beni culturali della Chiesa Cattolica.



Il programma di giovedì prossimo prevede gli indirizzi di saluto del sindaco di Padula, Giovanni Alliegro; del presidente della Comunità Montana Vallo di Diano, Vittorio Esposito; del presidente del Centro Studi del Vallo di Diano, Giuseppe Colitti e del presidente della Società Salernitana di Storia Patria, Italo Gallo. Quindi, dopo l’introduzione del Soprintendente BAPPSAE di Salerno e Avellino, Giuseppe Zampino, interverranno i docenti universitari Gerardo Sangermano (Università di Salerno) e Ferdinando Bologna (Emerito Università di Napoli). Al termine degli interventi, che saranno coordinati dal giornalista Giuseppe D’Amico, le conclusioni saranno tratte dal Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, Mons. Angelo Spinillo.



“Il convegno –si legge nella introduzione di Italo Gallo- tenutosi in due sedute nel Refettorio della Certosa stessa e in una nel Palazzo Marone di Monte San Giacomo, è riuscito come meglio non si poteva sperare, sia per il numeroso e qualificato pubblico che ha seguito i lavori, sia per i numerosi studiosi che hanno parlato sui più importanti argomenti relativi alla storia del monumento”. La pubblicazione degli atti del convegno acquista notevole valore se si considera che ha consentito di dare le prime risposte ad una serie di interrogativi: in quale contesto andava ad insediarsi la Certosa? Cosa succedeva oltre i confini di questo importante monastero? Com’era la società del Vallo di Diano nel Trecento e nei secoli successivi fino alla chiusura definitiva del cenobio decretata con le leggi eversive del neonato stato unitario?



“L’impegno del Centro Studi – ha affermato il presidente Giuseppe Colitti - non si esaurisce con la pubblicazione degli atti; continuerà per cercare di fare piena luce sul patrimonio librario della Certosa che è andato disperso a seguito della entrata in vigore delle leggi eversive del 1866-1867. Intanto, mi piace formulare l’augurio che il lavoro finora svolto per una migliore conoscenza della Certosa concorra ad una valorizzazione più incisiva della stessa per lo sviluppo del territorio. E questo spiega il motivo per cui contiamo sulla collaborazione e sul contributo degli locali territoriali”.
News pubblicata il 24-10-2006, letta 1671 volte
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