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SANT'ARSENIO: BIMBO FERITO, L’OSPEDALE LO RIFIUTA

Articolo tratto da: "Il Mattino"

La struttura non è abilitata a curarlo e lo invia al 118 Il padre: pronto alla denuncia
Dopo aver partecipato e vinto ai Giochi della Gioventù, i bambini della V classe delle Elementari di Sant'Arsenio si sono ritrovati in pizzeria per festeggiare. Intrattenutisi nello spiazzo antistante il locale, festosamente. Ma uno di essi, Stefano di dieci anni, è scivolato, procurandosi una grave e dolorosa lesione ad un braccio. I suoi piccoli amici, preoccupati, si sono subito rivolti al locale ospedale, ubicato a pochissimi metri dalla pizzeria. «Ma il personale all'ingresso della struttura sanitaria - denunzia il padre del ragazzino, Luigi D'Amato - si è limitato a ”consigliare” ai ragazzi di ”rivolgersi al 118», essendo la struttura stessa non abilitata a prestare soccorso.
Disperatissimi, i piccoli amici di Stefano se ne sono andati, tra l'indifferenza e la derisione di tutti. Hanno raggiunto il loro compagno infortunato, ancora riverso a terra con lancinanti dolori, mentre, nonostante le implorazioni di aiuto dei piccoli amici, nessuno dei passanti e degli stessi ospiti della pizzeria lo soccorreva. Il piccolo Stefano ha poi trovato la forza di estrarre dalla tasca il proprio telefonino e avvertire i familiari.
Erano, intanto, passati ben 45 minuti dall'infortunio quando, chiamata dai genitori, è giunta sul posto un'ambulanza del 118, che ha trasportato il ragazzino all'ospedale di Polla. Frattura multipla scomposta al braccio sinistro, la diagnosi dei sanitari del reparto di ortopedia. Immediato il ricovero e l'intervento chirurgico, pienamente riuscito. «Il mancato soccorso degli operatori-scrive, fra l'altro, in una lettera-denuncia il padre del ragazzino - è un fatto gravissimo che potrebbe essere punito penalmente. La loro indifferenza è un chiaro segno di inciviltà.
Ho deciso di rendere pubblica questa assurda storia di inciviltà, non per mero protagonismo ma perché me lo impone la mia coscienza di uomo e di padre, e perché mai più si ripetano episodi così deplorevoli. Ammirevole, invece, il comportamento degli amichetti di Stefano, che continuano a stargli vicino».
Giuseppe Lapadula

News pubblicata il 10-05-2007, letta 1872 volte
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