Nell’ambito della XII edizione del Festival Negro, nella sezione libri, domenica 26 agosto, è stato presentato, presso il Mida 1, il libro del giornalista Oreste Mottola "I paesi delle ombre", Magna Grecia Edizioni.
L’incontro è stato organizzato dall’Associazione Amici del
Vallo di Diano di Salerno, presieduta dall’Avv. Rosa Egidio Fasullo.
Dopo i saluti del Sindaco di Pertosa, Michele Caggiano, alla presenza di un pubblico attento e qualificato,sono intervenuti i giornalisti Geppino D’Amico, Antonio Manzo e l’autore.
Il libro (190 pagine, euro 13,00), raccoglie alcune storie, quasi trenta, molto significative, che hanno particolarmente appassionato nell’ultimo decennio, "l’ingenuo sognatore", il brillante giornalista Cilentano di Altavilla Silentina, corrispondente de "Il Mattino" e condirettore del settimanale "Unico".
Le sparizioni del fisico Siciliano Ettore Majorano, allievo di Enrico Fermi,nel 1938,giovane docente dell’Università di Napoli, e nel gennaio del 1953 del Sindaco di Battipaglia Don Lorenzo Rago, possidente benemerito, "rapito o ucciso o emigrato o suicida non si sa", il mistero dei misteri della piana del Sele. Nessun cadavere e nessun colpevole, il mistero dura ancora oggi.
Il premio Nobel per la letteratura Ernest Hemingway che soggiornò nella ridente Acciaroli, con il suo accogliente porto e lì che lo scrittore Americano avrebbe terminato, nel 1954, la stesura del capolavoro: "Il vecchio e il mare".
Mast’Umberto il muratore in pensione di Sicignano che amava la vita e morì tre volte. Ovviamente non possono mancare le storie Altavillesi.
"Mottola ne "I paesi delle Ombre", ha ricordato il giornalista Geppino D’Amico, ci propone una carrellata di personaggi ed episodi narrati sul filo della memoria personale ma che poi straripano per guadagnare terreno e fissarsi nella memoria collettiva. Almeno per quanto riguarda alcuni capitoli mi piace parlare di giornalismo inchiesta in un momento in cui il giornalismo è sotto accusa perché non fa più inchieste accontentandosi delle veline".
"Storie raccontate con la puntigliosità del cronista, ha sottolineato a sua volta il giornalista Antonio Manzo, che suscitano emozioni e riportano ai luoghi del Cilento in cui Oreste svolge l’attività professionale con impegno e passione".
PIETRO CUSATI
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