Si svolgerĂ domenica 23 settembre nella Certosa di S. Lorenzo,
con inizio alle ore 9,30, un’importante convegno scientifico internazionale articolato in quattro sessioni, organizzato dalla società Astacus Rio Freddo, un’azienda dinamica in costante evoluzione grazie all’esperienza maturata nel settore del pesce di acqua dolce, con sede in
Padula, alla Contrada Bagno, sul tema "Asticicoltura: un’arte millenaria che si sviluppa oggi".
Alla prima edizione de "Il divin Gambero"sono previsti numerosi interventi di autorevoli esperti ed eminenti studiosi del settore, autoritĂ politiche e religiose, imprenditori, giornalisti e uomini di cultura, per promuovere una specie rara autoctona in via di estinzione "Austropotamobius pallipes".
Il docente universitario Japo Jussila arriverà direttamente dalla Finlandia per la lectio Magistralis sull’acquacoltura.
Nel pomeriggio alle ore 18,00 concluderà i lavori una tavola rotonda sull’alimentazione conventuale:"Quello che passava il convento"’, moderata dal Prof. Leonardo Allegretti.
L’asticicoltura, ovvero la pesca del gambero di fiume già nel medio evo, questo crostaceo molto apprezzato dai monaci certosini, è stato utilizzato per ragioni religiose come cibo quaresimale. Infatti il gambero è presente anche, come simbolo iconografico della resurrezione, in raffigurazioni dell’Ultima cena.
Il convegno "frammenti di storia e di gusto" è preceduto da tre serate all’insegna del buon cibo tradizionale con degustazione di piatti a base di gambero di fiume e altri pesci di acqua dolce, dal 20 al 22 settembre,presso l’impianto di acquicoltura Astacus Riofreddo in Via Bagno a
Padula.
"L’idea, ricorda uno degli organizzatori, nasce dal ricordo di serate trascorse tra amici a pescare gamberi di fiume ed a cucinarli nei più svariati modi".
Quando si pratica,con dedizione e impegno assoluti un’attività , non si può più parlare di semplice "mestiere", ma di forte, autentica "passione".
PIETRO CUSATI
pietrocusati@tiscali.it
