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SALA CONSILINA: ALLARME DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE "AMICI TRINITà" SUL DEGRADO CHE AVVELENA IL VALLO DI DIANO

IL TANAGRO E LA CAMPAGNA SALESE da Ponte Cappuccini a Ponte Malaspina
Allarme dell’Associazione Culturale "Amici Trinità" sul degrado che avvelena il Vallo di Diano.
L’associazione culturale "Amici Trinità", già circolo ricreativo fondato il 1965, nel corso di una manifestazione tenutasi il 20 ottobre, presso le Scuole Elementari di Sala Consilina,ha presentato ufficialmente l'interessante documentario dal titolo "Il Tanagro e la Campagna Salese", da Ponte Cappuccini a Ponte Malaspina, il fiume – i rifiuti - la campagna - il paesaggio, realizzato con impegno e passione da Giuseppe Scialò, Presidente del sodalizio, da sempre sensibile e attento a problemi ambientali del Vallo di Diano.
Il contenuto dell’album, una ricerca accurata che mostra le bellezze paesaggistiche e il lato opposto che fa paura per la mancanza di rispetto, avvolte da inciviltà, un documento-denuncia che fotografa dal 1996 al 2006 un tratto di fiume, il Tanagro, uno dei principali affluenti di sinistra del Sele ed il paesaggio "la campagna Salese" molto caro,in particolare, alla popolazione di Sala Consilina e del Vallo di Diano.
Il Tanagro nasce nel Comune di Buonabitacolo come semplice torrente, ma le sue origini vengono dalla Provincia di Potenza con il nome di fiume Calore. E’ lungo 92 chilometri e percorre il territorio del Vallo di Diano per almeno quaranta, uscendone attraverso la gola di Campostrino, per poi riversarsi nel Sele nei pressi di Contursi Terme.
Il Tanagro oggi è ricettacolo di rifiuti e di scarichi abusivi, dannosi all’ambiente ed alla sua salute. Nel suo alveo giacciono enormi quantità di carcasse di pneumatici, sanitari, frigoriferi, televisori, contenitori di plastica e materiale di ogni genere, lasciati con estrema irresponsabilità a dispetto di ogni buon senso e di civiltà. L’incoscienza di alcune persone è sconcertante lasciando rifiuti in ogni parte e non rendersi conto che danneggiano anche se stessi.
L’album è impaginato senza un ben preciso ordine ma vuole mostrare dalle immagini e dal sapiente commento con cui sono accompagnate, come il degrado,ogni giorno che passa,avvelena sempre più il fiume Tanagro e la nostra campagna.
Al dibattito, moderato con competenza dalla giovane giornalista Antonella Citro di 105 TV e corrispondente del quotidiano Cronache del Mezzogiorno, hanno preso parte l’assessore provinciale alle politiche ambientali Angelo Paladino,il Presidente del Codacons di Sala Consilina Roberto De Luca,il Presidente di Legambiente Campania Michele Buonuomo, le conclusioni sono state affidate al Parroco della Chiesa SS.Trinità Sac. Gabriele Petroccelli.
"Desidero innanzitutto esprimere il mio ringraziamento all’associazione culturale "Amici di Trinità", ma grazie particolarmente e soprattutto per averci dato a tanti di noi la possibilità di riscoprire ancora una volta le ricchezze del nostro territorio e di riflettere sui rischi che corre l’ambiente stupendo nel quale abbiamo avuto la fortuna di nascere.
Rendersi conto delle bellezze della natura deve significare innanzitutto assumere un atteggiamento di gratitudine verso il creatore, ha sottolineato Don Gabriele Petroccelli, che ha posto tali ricchezze nelle mani dell’uomo, perché ne faccia buon uso. Siamo tutti responsabili del nostro territorio, ci auguriamo di diventare tutti più responsabili di ciò che ci circonda,dando il nostro contributo personale,in ogni modo,per proteggere il nostro ambiente,per assicurargli vita e continuità,ma anche per consegnarlo ancora vivibile a chi verrà dopo di noi".
Il Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, impegnato a Napoli per la visita del Santo Padre Benedetto XVI,ha inviato una lettera di compiacimento all’associazione sull’interessante tema."La causa di tanto abbandono,delle forme di aggressione irrispettosa e di sprezzante maltrattamento inflitto alla nostra terra, è da ricercare, ricorda Mons. Angelo Spinillo, nel progressivo, e al momento inarrestabile, allontanamento della nostra gente dalla vita della natura e da quel modo di lavorare i campi che permetteva un contatto diretto con la misteriosa vitalità del creato e la sua capacità di generare vita nuova. La potenza della tecnologia, pur con gli innegabili vantaggi che apporta, ha portato l’uomo a sfruttare la terra, quasi fosse un nemico da depredare, piuttosto che ad ammirarne l’insondabile grandezza, come potrebbe essere un amico da apprezzare.
E’ un allontanamento affettivo, fatto di mancanza di senso di appartenenza, prima ancora che di valutazioni economiche e produttive".
Infine il Presidente dell’Associazione Culturale "Amici Trinità" Giuseppe Scialò, ha rivolto un caloroso appello alle autorità competenti a difesa dell’ambiente, ai Sindaci, ai cittadini del Vallo di Diano in modo particolare ai Salesi: "Difendiamo la nostra terra e la nostra acqua, sono risorse preziose e vitali per tutti".
PIETRO CUSATI
pietrocusati@tiscali.it
News pubblicata il 07-11-2007, letta 1973 volte
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