Un tour di giornalisti nel Vallo di Diano per presentare il Marchio d’area
“Siamo pronti ad avviare le procedure per concedere il Marchio ai richiedenti”
La ComunitĂ montana dĂ il via libera alla fase II, entusiasmo da parte delle imprese del territorio
Il Marchio d’area caratterizzerà il futuro delle attività produttive, dei servizi offerti dal
Vallo di Diano. La presentazione di ieri, curata dalla Comunità Montana, attraverso il progetto di Assistenza Tecnica per la realizzazione e gestione del P.I. G.A.C. Certosa, gestito dalla Territorio Spa, ha messo in evidenza l’entusiasmo da parte delle imprese ad ottenere il marchio. “Ci siamo dotati di uno strumento unico, da tempo ricercato – ha detto il presidente dell’ente, Vittorio Esposito, durante l’incontro con la stampa, che ha visto presenti anche l’assessore all’agricoltura, Paolo Gallo, il Comitato tecnico di gestione e controllo del marchio e le imprese del territorio – Questo dimostra l’efficacia della progettualità che ha formato tanti giovani ed ha realizzato dei prodotti, come questo Marchio d’area, che caratterizzeranno il nostro territorio dando ad esso un elemento significativo in più per essere competitivi, per affrontare quelle sfide future”. E poi ha ricordato: “I risultati di oggi sono il frutto di una sinergia politica trasversale”. Sul marchio, infatti, non solo ha lavorato lo staff tecnico, ma preziosa è stata la collaborazione anche dell’opposizione politica in seno alla Comunità . Uno degli artefici del logo prescelto, che è stato curato dall’Itis “Gatta” di
Sala Consilina, è Giovanni Cancellaro, consigliere di opposizione presso la Comunità montana.
Pronto il disciplinare con le regole da rispettare
Ed il valore di questo strumento va di pari passo con la sua concretezza. La fase preliminare, organizzativa e tecnica, infatti, si è conclusa. Ora si passa alla fase II. “Siamo pronti ad avviare le procedure per concedere il marchio – hanno sottolineato i tecnici dell’ente che hanno curato l’iniziativa, che rientra nel più ampio programma di internazionalizzazione del progetto di Assistenza tecnica del Grande attrattore culturale “Certosa di
Padula” – Abbiamo la modulistica pronta ed il disciplinare che dispone le regole da osservare per avere questo marchio”. E le imprese del territorio hanno già mostrato un grande interesse, tanto che la Comunità Montana, in questi giorni, è tempestata di richieste per sapere come fare ad ottenere il marchio d’area, questa sorta di “certificazione” che identificherà e connoterà il territorio. C’è il logo, ci sono le procedure, è stato costituito il Comitato tecnico di gestione e controllo che sarà chiamato ad analizzare le richieste e quindi a concedere il marchio, c’è il giusto entusiasmo e la forte volontà ad avviare la fase operativa. Ci sono, quindi, le condizioni per proseguire con successo.
Il tour per verificare i risultati degli investimenti
La dimostrazione di questa volontà da parte delle imprese è stato il tour che si è tenuto ieri, per l’intera giornata, del Comitato e dei giornalisti che hanno visitato alcune attività finanziate dal Grande attrattore culturale “Certosa di
Padula”. Affittacamere, hotel, un parco scuola per bambini, ma anche gli allestimenti del Museo diocesano di
Teggiano o il Convento dei Cappuccini di
Sala Consilina con la realizzazione di una biblioteca, una pasticceria, un wine bar, esempi di come le risorse pubbliche hanno realizzato eccezionali interventi su attività che vedono tante presenze straniere in un territorio che punta sul turismo alternativo, che cura gli ambienti, magari recuperando strutture di famiglia particolari, rivisitate e rese confortevoli, che cura la gastronomia, con l’utilizzo dei prodotti locali. Che cura l’accoglienza nella sua globalità . Tutto a marchio
Vallo di Diano.
