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SASSANO: MOZZARELLA SCADUTA, SIGILLI A UN CASEIFICIO

Articolo tratto da: "Il Mattino"

Denunciato il titolare: verifiche anche sul latte indicato come bufalino
Sigilli ad un caseificio di via Macchia Mezzana a Sassano. L’operazione, coordinata dai carabinieri del Nas di Salerno (diretti dal maresciallo Scaleja), è stata messa a segno con la collaborazione dei veterinari della Asl Sa3, dei responsabili del Consorzio della mozzarella di bufala campana e dei militari della locale stazione dell’Arma. Quindi dei tecnici dell’Arpac che hanno eseguito dei rilievi sulle acque reflue riversate dall’azienda casearia in un vicino canale che confluisce poi nel fiume Tanagro: dai primi controlli, difatti, sarebbe emerso che l’azienda non aveva le dovute autorizzazione allo scarico.
Bisognerà poi valutare anche la tipologia di reflui sversati e verificare l’eventuale esistenza di depuratori per la pulizia dei reflui. Denunciato il titolare del caseificio e sequestrati ben 500 chili di prodotti ritrovati in cattivo stato di conservazione. Secondo quanto accertato nel corso dell’operazione, l’azienda utilizzava sui propri prodotti un bollino di approvazione da parte dell’Unione europea (il dop, marchio che indica la denominazione di origine protetta) e che, di fatto, era stato invece ritirato all’azienda.
Le indagini per ora proseguono. Si attendono i risultati delle analisi dell’Arpac e quelle sui prodotti sequestrati prima di adottare ulteriori provvedimenti. È stata difatti consegnata una informativa dettagliata anche alla procura di Sala Consilina. Quindi, qualora i risultati delle analisi dovessero confermare i sospetti degli investigatori, potrebbero scaturire ulteriori provvedimenti a carico del titolare dell’azienda. L’operazione è partita ieri mattina ed è andata avanti fino alle prime ore del pomeriggio, con l’impiego di decine di uomini, tra carabinieri e funzionari e tecnici dell’asl Salerno 3.
Nel corso dell’intervento sono anche state rilevate diverse carenza igienico-sanitarie all’interno della struttura, in particolare nell’area di produzione delle mozzarelle e degli altri prodotti caseari. Gli uomini del servizio veterinario della Asl, inoltre, stanno procedendo con ulteriori controlli sulla qualità del latte utilizzato per le produzioni.
Secondo quanto attestato dall’azienda dovrebbe trattarsi di latte di bufala, ma un campione del latte utilizzato e ritrovato nell’azienda è stato inviato ai ricercatori dell’Istituto zooprofilattico di Portici per i dovuti controlli.
Un brutto colpo per l’economia locale. A rischio ci sarebbero anche una decina di posti di lavoro tra operai e addetti ai servizi di trasporto delle mozzarelle e degli altri prodotti caseari. Un brutto colpo anche per i clienti dell’azienda che si sono ritrovati ad acquistare prodotti venduti con il marchio dop ma, di fatto, «taroccati». Potrebbe anche aprirsi l’ipotesi di una truffa ai danni dei consumatori.
A Sassano ci sono quindici caseifici, molti specializzati in caciocavallo. È proprio dal ritrovamento di alcuni prodotti in pessimo stato di conservazione che è partito il controllo del servizio veterinario e dei carabinieri: dalla scoperta di alcuni prodotti scaduti ma immessi comunque sul mercato. Si attendono anche gli esami dell’Arpac e dell’Istituto zooprofilattico per avere più chiaro il quadro della situazione.
Petronilla Carillo
News pubblicata il 26-07-2008, letta 3036 volte
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