Il consigliere regionale Donato Pica nell?atto della votazione in aula sul nuovo ordinamento delle Comunit? Montane a firma di Antonio Valiante, ha espresso un parere e voto di dissenso rispetto alle decisioni assunte dalla maggioranza in merito agli emendamenti presentati insieme con Gerardo Rosania, Gianfranco Valiante e Gennaro Mucciolo.
?Tali emendamenti avrebbero garantito la possibilit? di inserire i Comuni interclusi (cos? invece esclusi dagli attuali enti montani) nel rispetto dell?omogeneit? dei territori e dato autonomia statutaria agli enti montani, attendendosi in qualsiasi caso ai limiti della spesa previsti. In questo modo si sarebbe data l?opportunit? di conservare l?identit? del territorio di riferimento, senza stravolgere per ragioni amministrative e burocratiche la sua omogeneit??.
?E? da chiarire che nella mattinata il Gruppo Pd e la maggioranza avevano deciso di convergere in linea di massima sugli emendamenti presentati. Poi la decisione di non accogliere gli emendamenti con l?ostruzionismo dei consiglieri avellinesi e napoletano oltre che della stessa giunta regionale?.
?In tal modo si penalizzano quei comuni che pur facendo parte di un territorio omogeneo come Pertosa, Giungano e Alfano saranno esclusi dai nuovi enti montani, i quali dovrebbero cambiare gli organi interni entro 60 giorni dopo la pubblicazione della legge?.
?Per il resto il disegno di legge compie dei tagli opportuni alla spesa e alla rappresentanza politica, precedentemente eccessiva rispetto ai bisogni. La nuova legge definisce le funzioni delle comunit? montane: la difesa del suolo e dell?ambiente, l?esercizio delle funzioni amministrative ad esse delegate dai comuni, la gestione degli interventi speciali per la montagna stabiliti dall?Unione Europea e dalle leggi nazionali e regionali, l?esercizio delle funzioni e dei servizi comunali ad esse delegate?.
Il disegno di legge stabilisce che le comunit? montane hanno autonomia statutaria, regolamentare e amministrativa e disciplina l?adozione dei relativi statuti e regolamenti.
Il disegno di legge definisce, inoltre, le attivit? di programmazione delle comunit? montane, il piano pluriennale di sviluppo socio economico, il programma annuale operativo di attuazione, nonch? la dotazione organica delle comunit? montane, le quali acquisiscono automaticamente il personale amministrativo di ruolo a tempo indeterminato incardinato presso le comunit? montane preesistenti.
Infine, il Consiglio ha approvato a maggioranza un ordine del giorno con il quale impegna la Giunta a procedere ad eventuali modifiche alla legge sulle comunit? montane ove ve ne ravvisasse le esigenze, gi? in occasione della legge finanziaria regionale 2009
Testo Emendamenti presentati dal consigliere Pica
?Sono esclusi dalle Comunit? Montane i comuni interclusi classificati non montani, purch? tale esclusione non comporta la venuta meno dell? omogeneit? di aree di sviluppo come individuato dal Piano Territoriale Regionale
lo Statuto delle Comunit? Montane, coerentemente ai principi di cui ai commi 1, 2, 3, definisce il perimetro della Comunit? nonch? l? esclusione o l? inclusione di comumi rispetto a quanto previsto all?articolo 3 della presente legge.
La Giunta Regionale, in sede di verifica della coerenza degli Statuti della Comunit?, ha 30 giorni di tempo per contestare la riperimetrazione della Comunit? contenuta nello statuto, eccependo la violazione dei principi di cui ai commi 1,2,3, e la comunit? montana ha 30 giorni per adeguare o integrare lo Statuto, pena la decadenza dell?articolo di ridefinizione dei perimetri territoriali?