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SALA CONSILINA: AMANTE RESPINTO SI VENDICA CON LE FOTO SUL WEB

Articolo tratto da: "Il Mattino"

Il calvario è durato due lunghissimi anni. Ieri mattina, finalmente, per una giovane professionista di 26 anni, residente a Palinuro, l'incubo è completamente finito.
Per due lunghissimi anni, la giovane è stata diffamata e molestata sia telefonicamente e sia su numerosi siti stranieri ed italiani per vendetta messa in atto dal suo spasimante il cui amore, evidentemente, non era affatto corrisposto. Per punire quella che non sarebbe mai stata la "sua" donna, un giovane di 30 anni, G.A. residente nel Vallo di Diano, ha inserito su numerosi blog sia italiani che stranieri, falsi profili della sfortunata ragazza, che la ritraevano, attraverso montaggi abilmente confezionati, in posizioni molto provocanti e destinatarie di significati che lasciavano largo spazio all'immaginazione. La donna, in pratica, veniva presentava come disposta a tutta, e capace di offrire prestazioni sessuali di sicuro gradimento. Il tutto, ovviamente, corredato da indirizzo e numero di telefono. Per la poveretta, molto conosciuta nel suo paese, sia per la sua professione e sia per l'attività commerciale esercitata dai suoi genitori, sono stati due anni da incubo. Il telefono, infatti, squillava in continuazione e le richieste erano sempre dello stesso tenore. Addirittura, a causa delle indicazioni fornite dal suo spasimante via web, a volte si formava la fila anche sotto la propria abitazione.
Non sopportando più la persecuzione, la giovane professionista si è recata presso la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania dove, ricevuta dal procuratore Alfredo Greco, ha denunciato il suo dramma.
Sono scattate le indagini che, affidate al sostituto procuratore Martuscelli, hanno coinvolto la polizia postale di Salerno che è risucita, attraverso una complicata operazione, a individuare con certezza il luogo dal quale partivano le connessioni e le foto montate ad arte che ritraevano in posizioni osé la giovane professionista, Così si è arrivati alla identificazione del computer dal quale partivano le diffamanti informazioni. Ieri mattina, gli agenti della polizia postale, diretti dal sostituto commissario Alberto Galano, hanno perquisito l'abitazione del giovane dove è stata rinvenuta un'ingente quantità di materiale informatico dal quale si evidenziavano chiaramente i falsi profili creati ad arte della professionista.
Dopo un breve interrogatorio l'uomo ha ammesso le sue responsabilità riferendo di aver agito per risentimento nei confronti della donna di cui era innamorato pazzamente.
r.c.
News pubblicata il 09-10-2008, letta 2336 volte
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