Gli investigatori dei Carabinieri dopo aver esaminato i tre luoghi del delitto a Teggiano, e sentito alcuni testimoni stanno ancora lavorando per ricostruire la dinamica esatta della morte di Antonio Di Mieri e Vincenzo Amato, soci del Salumificio Il Principino, avvenuta ieri a colpi di pistola. Sembra prendere più corpo l’ipotesi iniziale dell’omicidio-suicidio.
La pistola da cui sono partiti i quattro colpi apparteneva a Di Mieri ed è stata ritrovata all’interno della sua auto. Tre colpi sono stati esplosi all’interno dell’azienda mentre un quarto nel garage di casa di Di Mieri a Teggiano. Tutto sarebbe nato da una discussione cominciata negli uffici del salumificio intorno alle 13,00. Amato è stato colpito alla testa mentre Di Mieri giunto morto al pronto soccorso, aveva due ferite all’addome ed una al torace. Altri particolari si attendono dall’autopsia.
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