Gli avvocati: coprire i vuoti d’organico dei magistrati

Rischio d'impasse all'Ufficio della Procura della Repubblica di Sala Consilina. A denunciarlo è il presidente della Camera Penale, l'avvocato Domenico Amodeo, secondo il quale «i giudici della Procura della Repubblica di Sala Consilina sono gravati da un lavoro immane.
Un organico ridotto all'osso non può, effettivamente, garantire una richiesta di giustizia adeguata e la speranza è che, al più presto, alla Procura della Repubblica arrivino i rinforzi» Il timore è che le difficoltà possano incidere negativamente sul futuro del tribunale di Sala Consilina in occasione della revisione delle circoscrizioni giudiziarie. A fronte di una pianta organica che prevede la presenza di tre giudici togati e sei giudici onorari, attualmente risultano presenti, al terzo piano del Tribunale di via Tressanti soltanto il capo della procura Amato Barile ed il sostituto procuratore Carlo Rinaldi, mentre tra i giudici onorari risultano attualmente in servizio gli avvocati Annamaria Perilli e Giuseppe Di Giuseppe.
«Si sta correndo seriamente il rischio di invocare il miracolo dei pani e dei pesci - dice il presidente dell'ordine degli avvocati di Sala Consilina Giuseppe D'Aniello- L'organico dei giudici della Procura, infatti, è ridotto all'osso e, nella condizione attuale, non è umanamente possibile assicurare un adeguato funzionamento della macchina giudiziaria, nonostante l'impegno che profondono quotidianamente ed instancabilmente sia il capo della procura che il suo sostituto. Se in una giornata c'è bisogno di più di due magistrati togati per lo svolgimento delle udienze,- continua ancora il presidente dell'ordine forense di Sala Consilina- si blocca completamente l'attività. E' una cosa maledettamente seria, la carenza di organico in procura, che sarebbe già in grossa difficoltose tutti i posti in organico fossero occupati.
Figuriamoci cosa si verifica con l'organico ridotto al lumicino, con l'impossibilità umana da parte del giudice togato che, per l'accertamento e la eventuale successiva repressione dei reati deve assicurare la presenza in tutte le udienze previste. E tutto ciò, a svantaggio dell'intera comunità amministrata». Intanto, ieri mattina, cerimonia di saluto per quattro magistrati, Chiara Di benedetto, Paola Giglio Cobuzio, Gabriella Gentile e Paola Lombardi, che hanno lasciato il tribunale di Sala Consilina che hanno ottenuto il trasferimento presso altre sedi. I quattro posti sono stati già integrati.

Rocco Colombo