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FIRMATO IL PROTOCOLLO D?INTESA PER IL RECUPERO DELLA TRATTA MARSICO NUOVO ? ATENA LUCANA

Prende sempre più corpo l’idea di una mobilità eco sostenibile con la quale ripercorrere l’itinerario della vecchia rete ferroviaria delle FAL nella tratta Atena Lucana – Marsico Nuovo.
Lo scopo perseguito dal Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese e condiviso dalle comunità locali, è quello di recuperare la predetta linea FAL dismessa ormai dal lontano 1966 creando, così, un corridoio che avvicinerebbe il territorio di questo Parco a quello del vicino Parco del Cilento e Vallo di Diano. L’intesa è stata sottoscritta lo scorso mercoledì 5 maggio, nella sede del Parco a Marsico Nuovo, dal commissario straordinario dell’ente Totaro e dai sindaci di Atena Lucana Sergio Annunziata, di Brienza Pasquale Scelzo, di Sasso di Castalda Rocco Perrone, e di Marsico Nuovo Domenico Vita.

Punto focale del protocollo d’intesa è il recupero, oltre che dell’intero tracciato coincidente con la dismessa tratta ferroviaria, delle  due importanti stazioni di Atena Lucana e Marsico Nuovo, quali porte di accesso al Parco, nonché dei caselli ferroviari presenti lungo il percorso da adibire a punti di ristoro, informativi e di esposizione di prodotti tipici, o da destinare a musei per  esposizioni fotografiche o di produzioni culturali.
Si tratta di un’idea di recupero in senso ampio grazie al quale dovrà essere possibile non solo riutilizzare la linea ferroviaria dismessa, organizzando treni storici e turistici, ma anche trasformare, qualora non sia possibile il riutilizzo dei binari o laddove non esistano più, il vecchio tracciato in piste ciclabili, sentieri attrezzati o ippovie, salvaguardando l’architettura dei fabbricati ferroviari presenti lungo la linea, e permettendo, al contempo, un nuovo e più suggestivo modo di visitare e vivere il Parco.

Come ha avuto modo di spiegare il commissario straordinario del Parco l’intervento va nella direzione della valorizzazione a fini turistici dei percorsi in treno, che permette una fruizione alternativa ed innovativa del paesaggio ambientale e del patrimonio storico-artistico, architettonico e paesaggistico dei luoghi del Parco.
A definire i termini specifici dell’idea e stilare il piano di fattibilità, anche in relazione al fabbisogno economico, è stato delegato l’Ente Parco, che provvederà a candidarlo ai ministeri competenti.

L’addetto stampa
Francesco Addolorato


Note: Tratto da valdagri.net
News pubblicata il 07-05-2010, letta 2129 volte
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