Comunicato Stampa di "Ecometa"
Un gruppo di cittadini di Polla, dalle ore 8,00 di ieri,19 settembre, impediscono la normale attività della discarica di Costa Cucchiara di Polla. Il Consorzio Bacino Sa 3, gestore della struttura, pur non entrando nel merito delle ragioni che hanno indotto i cittadini a tale forma di protesta, deve suo malgrado constatare che si sta impedendo un esercizio di interesse generale, determinando l’interruzione di un importante servizio pubblico.
Il Consorzio Bacino Sa 3 è disponibile ad incontrare una delegazione dei cittadini, ricordando al tempo stesso che tutte le attività poste in essere presso la discarica sono svolte secondo i dettami della L. 22/97 (Decreto Ronchi).
Si precisa, inoltre, che la suddetta discarica non è attiva dall’ottobre del 2001. Presso di essa il Consorzio Bacino Sa 3 impiega tre operai che, coordinati dal direttore tecnico, effettuano quotidianamente soltanto operazioni di vagliatura per la maturazione del compost (materiale organico lavorato) prodotto presso l’impianto di compostaggio di localita’ Sant’Antuono di Polla. Gli stessi operai quotidianamente provvedono a controllare le torce del biogas dell’impianto.
Va peraltro sottolineato che la struttura di Costa Cucchiara è soggetta a continuo monitoraggio antinquinamento. Nei giorni scorsi tecnici dell’ARPAC e del Settore Ambiente della Provincia di Salerno hanno proceduto ad effettuare prove geoelettriche da cui è emerso che il telo sottostante la discarica è perfettamente integro. Anche le analisi delle acque di falda hanno dato esito negativo. Le analisi vengono ripetute con cadenza mensile.
“Alla luce di tutto ciò, sottolinea il Direttore generale del Consorzio Bacino Sa 3, Domenico Abatemarco, ci preme informare l’opinione pubblica, al fine di songiurare inutili allarmismi generati dalla scarsa oltre che cattiva informazione e dalla mancata conoscenza tecnica dei fatti, che la discarica di Costa Cucchiara non è fonte di inquinamento e pericolo per i cittadini”.
Tanto premesso, ci corre l’obbligo evidenziare che, se il blocco dovesse durare ulteriormente, questo Ente, suo malgrado, sarà costretto a fermare ogni attività presso l’impianto di compostaggio di località Sant’Antuono di Polla, con gravi conseguenze per la salute e per l’igiene pubblica a causa della conseguente emergenza rifiuti.
San Rufo, 20-09-2005
