Il suo primo pensiero l'ha rivolto a Tommaso Onofri, così barbaramente massacrato da un assassino che «non è un uomo ma una bestia, da mettere in galera a vita, condannandolo alla morte sociale, senza, per sempre, alcuna possibilità di pene alternative.
Chi sbaglia deve pagare sino in fondo. Ad esempio, per chi compie un reato di stupro, bisognerebbe applicare la castrazione chimica, come già avviene nel Nord Europa. Perché non lo si fa anche in Italia?».
Roberto Calderoli, ha esordito così prendendo la parola ieri mattina a
Padula nel corso della manifestazione di sostegno per la candidata alla Camera della Lega Nord-Autonomia, l'architetto padulese Tiziana Bove Ferrigno. E si è subito guadagnato gli applausi della platea.
Una platea abbastanza numerosa che ha seguito con viva attenzione l'articolato e lungo intervento dell'ex ministro leghista delle Riforme.
«I politici del Sud non hanno fatto nulla per il loro territorio, hanno pensato solo ai loro interessi personali. Noi della Lega, invece, abbiamo sempre tutelato gli interessi del nostro territorio. Invertite la tendenza, punite questi politici con un voto alla Lega». «Noi del centrodestra - ha poi aggiunto - se avessimo fatto in cinque anni quel che siamo riusciti a realizzare negli ultimi cinque mesi, saremmo avanti sul centrosinistra di almeno cinque punti».
E se l'è presa con Follini se le cose non stanno così. Né ha risparmiato critiche allo stesso Berlusconi, «tornato ad essere grintoso» soltanto dopo che è uscito di scena l'ex segretario dell'Udc.
Ai ministri della Lega ha rivendicato il merito di aver lavorato molto più di tutti gli altri: «Castelli, Maroni ed io stesso abbiamo realizzato riforme importanti come quelle sulle pensioni, sul lavoro e sulla legittima difesa».
Accennando poi ai lavori della Sa-Rc, si è chiesto perché ci sia tanto ritardo nel loro completamento, mentre quelli della Milano-Bergamo sono prossimi all'epilogo. Ed ecco la sua risposta: «Al Nord si lavora 24 ore su 24. Al Sud si procede con estrema lentezza».
Prima di Calderoli, c'era stato un breve intervento della candidata alla Camera, Tiziana Bove Ferrigno. «La mia non è una candidatura di mero servizio per il partito. Ho infatti concrete possibilità di farcela».
GIUSEPPE LAPADULA
