Chiesa di San Nicola (Auletta)

E rimasta chiusa dal 1980 sino agli inizi del 2001, a causa dei danni provocati dal terremoto.La chiesa risale come risulta dai documenti, al '300, e fu distrutta nel 1857 da un altro terremoto.All'interno della Chiesa si trovano preziosi dipinti, realizzati anche dal nostro concittadino Prof.Pugliese .Mentre nella Cappella posta nella navata destra in fondo, vi e la Statua in argento del patrono di Auletta San Donato da Ripacandida è la reliquia del suo braccio.
Infatti il giovane Donato lo offri'ad una donna che lo avvolse nelle lenzuola e da allora per il popolo di Auletta costituisce il segno tangibile della protezione del santo che stende su di esso il suo braccio protettore.Donato da Ripacandida dell'Ordine Verginiano, che faceva parte del Monastero di Sant'Onofrio di Petina, mori'il 17 agosto 1198.
La reliquia del braccio è in Auletta dall'anno della morte ed è documentata fin dal primo '500. La reliquia, che è il braccio del Santo il quale parte dal gomito fino ad arrivare a tutta la mano con le cinque dita, i muscoli sottopelle, la pelle stessa ed i tanti peli che ancora sono attaccati al braccio, si conserva incorrotta e senza nessuna anomalia. Naturalmente tutto cio'è secco, senza liquidi ma è una mano reale, non imbalsamata, vi sono tutti gli elementi di un braccio completo di mano e non è mai stata trattata con nessun elemento chimico od altro.
Inizialmente il braccio era conservato all'aria aperta, poi in una teca di legno, attualmente in una teca d'argento; l'intera reliquia è incorrotta. Toccare il braccio di San Donato senza la custodia è una senzazione unica , indescrivibile; a teca aperta si diffonde un odore celestiale, un profumo intenso che sembra giungere dall'aldila', sembra che, nonostante intorno a te vi siano altre persone, viaggi e ti distacchi da questo mondo per incontrare il Signore. Dove sia il resto del corpo di San Donato da Ripacandida non lo si sa', forse non lo sapremo mai o forse un giorno il corpo del Beato Donato da Ripacandida verra'alla luce.




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