Non sopportava pi? quel pianto che le lacerava il cuore. L?ha coccolata come solo una mamma sa fare con la figlioletta. Non ? bastato. G.M. era sola. E? stato un attimo. ?Smettila, d?i, smettila. Zitta, zitta!?. E invece la piccola C. ha continuato: sei mesi ancora da compiere, nata prematura, una piccola vita ostinatamente voluta dai genitori. La mamma le ha messo una mano sulla bocca: ?Buona, buona, stai buona?. Ma la donna ha perso il senso del tempo. Ha premuto alla ricerca del silenzio. A lungo, troppo a lungo e la sua mano ? diventata un?arma mortale.
?Venite subito?
E? stato questo l?epilogo del dramma che si ? consumato ieri, verso le tredici, in una cascina di Valmanera, alle porte di Asti.
La mamma G.M., 38 anni, originaria di
San Rufo, in Campania, quando si ? resa conto che la figlia non respirava pi? ha cercato soccorso. Il primo istinto ? stato chiamare il 113. Al centralinista della questura ? arrivata la voce di una donna sconvolta: ?Ho soffocato mia figlia, lei piangeva ho cercato di calmarla, venite, venite subito... ? morta...?.
E? partita una volante. Pochi chilometri e ai poliziotti che sono arrivati nel cortile la donna si ? presentata con ancora il telefono in mano, piangendo. Al primo piano nella stanza da letto, tutto era in ordine. La piccola C. nella culla, a occhi chiusi. Inutile il tentativo di rianimarla.
?Che cosa ha fatto??
Poco dopo ? arrivato a casa il padre S. C., 40 anni, muratore. Ha visto i lampeggianti delle auto della polizia e delle ambulanze. Come tutti ha pensato ad una disgrazia. Si era diffusa voce che la piccola fosse stata soffocata da un rigurgito di latte. Ma le parole della moglie e quella telefonata al 113 gli hanno aperto una voragine di dolore. ?Che cosa hai fatto, che cosa hai fatto?? ha chiesto invano alla moglie. E? arrivato il sostituto procuratore Vincenzo Paone.
La donna ? stata portata in questura, mentre un carro funebre saliva mestamente la collina. Dopo poco pi? di un?ora di interrogatorio, alla presenza dell?avvocato Marco Dapino, la donna ? stata dichiarata in arresto con l?accusa di omicidio volontario. Ha passato la sua prima notte in carcere ad Alba. Il capo della Mobile astigiana Gianfranco Vaccaneo ? lapidario: ?Il quadro delle responsabilit? appare piuttosto chiaro. Oggi sar? eseguita l?autopsia sul corpo della piccola e fugheremo ogni dubbio?. Rivolgendosi ai cronisti ha una preoccupazione: ?Non fate paragoni con Cogne, qui lo scenario ? diverso?.
Perizia psichiatrica
Si tratter? semmai, anche con la perizia psichiatrica, di valutare il peso di quello che in letteratura medica ? definita la ?depressione post partum?.
Quel senso di profondo malessere che colpisce molte donne, soprattutto al primo figlio. Nervosismo, affanni, senso di inadeguatezza sono ingigantiti dalla solitudine e rendono la donna fragile. In questi casi anche il pianto di una figlia pu? diventare un momento scatenante.
G. era in un momento difficile: aveva perso il padre da pochi mesi. Aveva voluto fortemente con il marito un figlio a 38 anni. Dopo il parto aveva portato a far vedere la sua C. alle colleghe della clinica San Giuseppe dove lavorava come inserviente. ?Ci ? parsa molto orgogliosa e felice? ricorda ora la responsabile Marina Saracco.