HOME Notizie Ecologia, il Vallo di Diano si conferma un comprensorio con oltre il 60% di area protetta

PADULA: ECOLOGIA, IL VALLO DI DIANO SI CONFERMA UN COMPRENSORIO CON OLTRE IL 60% DI AREA PROTETTA

Articolo tratto da: "Salerno Notizie"

Il Vallo di Diano, nonostante un invecchiamento progressivo della sua popolazione, si conferma un comprensorio con il 60% di area protetta. Un vero laboratorio della biodiversità con 11 siti inseriti nella rete dell’Unione Europea, 14 ecosistemi comunitari tra cui due prioritari, e una media del 50% del territorio di ogni Comune dei 15 del Vallo di Diano, compreso in area protetta.

I dati sono contenuti nella la pubblicazione “La rete ecologica del Vallo di Diano” curato dl dottore Carmine Vitale con la supervisione della ricercatrice presso il dipartimento di Statistica dell’Università Federico II di Napoli Maria Iannario, inserito nell’ambito del Progetto del P.I. Certosa di Padula “Agenzia per lo sviluppo del Vallo di Diano: Sviluppo sostenibile nella filiera turistico-culturale”, e affidato dalla Comunità Montana Vallo di Diano all’associazione di imprese RTI Mercury – Leader – Enco. Nel Vallo di Diano, i siti Natura 2000 individuati ai sensi della Direttive comunitarie “Habitat” ed “Uccelli” sono 11 (9 Siti d’Importanza Comunitaria e 2 Zone di Protezione Speciale) con 14 habitat (ecosistemi) comunitari di tipo montano-collinare ed umido-fluviale tra cui due prioritari (faggeti degli Appennini e foreste sud-appenniniche).

Oltre 50e sono le specie faunistiche comunitarie tra il Coleottero ed il Lupo. I Siv Monti della Maddalena e Lago di Cessuta ricadono totalmente nel territorio della Comunità Montana del Vallo di Diano mentre gli altri siti sono presenti anche fuori di tale territorio. Tutti i comuni del Vallo di Diano presentano parte del loro territorio in area protetta ed alcuni di essi in più aree protette, con una superficie superiore al 50% e talvolta al 70 e 90% del proprio territorio. Tuttavia, lo studio esamina anche i processi di desertificazione in atto, che nella futura pianificazione del territorio dovranno essere presi in considerazione per evitare di perdere l’attuale patrimonio ambientale.

Lo studio vuol essere una proposta per fornire una base conoscitiva sugli habitat, i gruppi di specie presenti, sulla distribuzione della Rete Ecologica a livello comunale l’uso del suolo, il grado di naturalità, supportate da elaborazioni statistiche e cartografiche a scala di comprensorio e comunale, effettuate mediante software specializzati (G.I.S. Geographic Information System).
News pubblicata il 30-01-2007, letta 1524 volte
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