Articolo tratto da: "Salerno Notizie"
La pianificazione degli interventi di sviluppo passa attraverso due canali: da una parte la realizzazione di una progettualit? comprensoriale perch? il Vallo di Diano si presenti all?appuntamento dell?assegnazione delle risorse europee 2007-2013 con iniziative di carattere univoco, che conducono a benefici per l?intera area; dall?altra la necessit? di avere un coordinamento della programmazione affinch? le amministrazioni locali possano raccordarsi ad un unico organismo.
Al Focus Group degli amministratori locali del Vallo di Diano, ?La progettualit? in atto: strategie ed impatti?, che si ? tenuto ieri pomeriggio, 28 febbraio, presso la Comunit? Montana di
Padula, promosso dalla Comunit? del Vallo e realizzato dalla Territorio Spa, che segue il progetto di Assistenza tecnica per la realizzazione e la gestione del Grande Attrattore Culturale ?Certosa di
Padula?, la discussione su questi temi ha visto protagonisti, oltre agli amministratori della Comunit? Montana, con il presidente, Vittorio Esposito, l?Arch. Vincenzo Russo, per la Regione Campania, Leonardo Cuoco per la Territorio Spa, sindaci ed amministratori dei quindici Comuni del Vallo, il Presidente della Commissione provinciale Turismo, Luigi Giordano, i Presidenti dell?Ato, Donato Pica, del patto territoriale Diano-Bussento, Corrado Pandolfo, del Paino di zona, Florio.
Le decisioni assunte
A rimarcare la necessit? di una comprensorialit? degli interventi ? stato proprio l?architetto Russo, che ha sollecitato l?intesa tra gli amministratori, affinch? la possibilit? offerta dai nuovi fondi non vada disattesa. Da qui la necessit? di abbandonare i localismi e la ricerca di quella progettualit? singola per Comune, per guardare ad iniziative che portino a benefici per l?intera area.
E su questo gli amministratori si sono detti pronti ad individuare una nuova prassi politica, affidando il coordinamento della programmazione alla stessa Comunit? Montana. Ritorna, in pratica, l?idea, mai abbandonata, della ?Citt? Vallo? come sistema di servizi ed infrastrutture, che l?architetto Paolo Portoghesi, nel 1987, pens? nel primo piano di sviluppo socio economico elaborato. Una linea, dunque, che potrebbe essere seguita ed aggiornata alle esigenze di oggi.
Verso l?Accordo di reciprocit?
Dal punto di vista istituzionale, non a caso, il primo passo ? stato gi? compiuto, con la sottoscrizione di una prima intesa, a fine anno, che condurr? all?accordo di reciprocit?, strumento attraverso il quale le amministrazioni uniscono le proprie forze far s? che la programmazione, che finora ha prodotto risultati significativi, ma in alcuni casi scollegati tra loro, possa continuare lungo un nuovo percorso: l?unificazione degli strumenti per dare maggiore omogeneit? allo sviluppo locale, considerando un?unica regia all?interno di un quadro complessivo.
Superare i gap infrastrutturali
Restano, tuttavia, alcuni nodi, ad iniziare da quel gap infrastrutturale legato soprattutto alla viabilit? e ai trasporti. Un gap che la nuova programmazione dovr? superare con un?adeguata ed attenta progettualit? da rendere operativa. Ponendo poi attenzione alla risorsa acqua e alla necessit?, per un?area che punta anche sul turismo, di un sistema fognario e depurativo adeguato.