SALA CONSILINA: SPACCIO DI COCA, ASSOLTO MASTALIA

Articolo tratto da: "La CittĂ  Di Salerno"

Era rimasto coinvolto nel blitz del 20 giugno del '99, il primo colpo inferto dalla magistratura al gruppo di pusher che faceva riferimento all'ex boss Vito Gallo, oggi collaboratore di giustizia. Ma ieri i giudici della Corte d'Appello di Napoli lo hanno assolto dall'accusa di spaccio di cocaina.
Fine di un incubo, insomma, per l'imprenditore di Sala Consilina Michelangelo Mastalia, finito ai domiciliari nel '99 con l'accusa di aver acquistato da Raffaele Dalmazio Casella - uno dei leader del gruppo di spacciatori che operavano nel Vallo di Diano, poi passato nelle fila dei collaboratori di giustizia - duecento grammi di cocaina. Un'accusa che, in primo grado, col rito abbreviato, lo aveva portato alla condanna a quattro anno di carcere. Una sentenza pesante, confermata anche in Appello. Ma in Cassazione il quadro accusatorio ebbe un primo tentennamento: i giudici della Suprema Corte, infatti, su ricorso dell'avvocato di fiducia di Mastalia, il penalista Antonio Zecca, annullarono la sentenza di condanna con rinvio ad un nuovo processo da svolgersi presso la Corte d'Appello di Napoli.

Ieri mattina l'imprenditore di Sala Consilina, impegnato tra l'altro della nota azienda meccanica "Valdiano rettifiche", è comparso così davanti ai giudici del tribunale partenopeo che, accogliendo la richiesta dell'avvocato Zecca, lo hanno assolto con formula piena dall'accusa di spaccio.

Ovviamente bisognerá ora attendere le motivazioni dei giudici per stabilire come Mastalia, dopo una doppia condanna, sia riuscito a dimostrare nel concreto la sua innocenza.

L'ordine di arresto nei confronti di Mastalia fu firmato nel giugno del '99 dal gip Enrico D'Auria su richiesta del pm della Dda Marcello Rescigno. L'inchiesta - quella sul traffico internazionale di eroina e cocaina - partì nel '95 e, dopo una prima archiviazione, riuscì a decollare dopo il "pentimento" di Raffaele Dalmazio Casella, uno dei leader del gruppo di spacciatori che operavano nel Vallo di Diano. Fu Casella ad indicare tutte le varie operazioni di acquisto e vendita delle sostanze stupefacenti.

Tommaso Siani
News pubblicata il 10-12-2004, letta 6364 volte
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