Continua l’intensa attività del progetto “Sviluppo Sostenibile nella Filiera Turistico – Culturale” del PI Certosa di Padula.
Dopo gli ottimi risultati registrati a Terra Futura, la mostra-convegno delle buone pratiche di sostenibilità ambientale tenutasi a Firenze, il progetto, giovedì 24 maggio, organizza i primi due focus group, per ascoltare il territorio del Vallo di Diano.
Voluta dalla Comunità Montana
Vallo di Diano e dalla RTI Mercury – Leader – Enco, nell’ambito del PI GAC Certosa di
Padula, la partecipazione alla quarta edizione di “Terra Futura” ha permesso al comprensorio
Vallo di Diano di essere vetrina di interesse per 83 mila visitatori che hanno affollato la mostra nell’ultimo week end e stabilire centinaia di contatti diretti con esperti, professionisti, imprese e istituzioni italiane.
Intanto, nella giornata di giovedì 24 maggio si terranno i primi due focus group previsti dal progetto.
Il primo, con tematica economica, previsto giovedì 24 maggio alle ore 11.00 baserà la sua attenzione sugli studi e i dati relativi all’andamento demografico del
Vallo di Diano e all’analisi delle attività produttive negli ultimi 15 anni, la variazione, il rafforzamento e l’indebolimento di specifici comparti. L’obiettivo è quello di avviare un confronto con i sindaci del territorio, al fine di innescare nuovi processi di sviluppo, più consoni alle reali esigenze socioeconomiche del
Vallo di Diano. In tal senso, il focus vedrà la partecipazione dei 15 sindaci della Comunità Montana
Vallo di Diano, che coordinati da un moderatore saranno ascoltati e stimolati su tematiche di sviluppo.
Con la stessa modalità ma con differenti protagonisti, il secondo focus, con tematica ambientale, previsto alle ore 16.30 si concentrerà sulla condivisione dei dati e dei risultati emersi nelle pubblicazioni relative all’analisi ed al governo della rete ecologica del
Vallo di Diano per giungere alla condivisione di una strategia di sostenibilità ecologica-ambientale. L’obiettivo è il confronto e l’ascolto di associazioni ambientaliste, Pro Loco, associazioni di categoria e di imprenditori, per comprendere, tra i beni materiali ed immateriali presenti sul territorio, quali possono essere oggetto di valorizzazione in un ottica di ecoturismo.