Articolo tratto da: "Il Mattino"
Va avanti il progetto ?Grande Lucania? che prevede la riaggregazione alla Basilicata del Cilento, del
Golfo di Policastro e del
Vallo di Diano. E, quando se ne discute, si registra intorno ad esso, pur nella consapevolezza delle difficolt? del relativo iter politico-amministrativo, un coro di ?s?? e soltanto qualche rarissimo ?no?.
Proprio come ? avvenuto l'altra sera a
Sala Consilina in occasione della tavola rotonda sul tema: ?Il
Vallo di Diano e la Grande Lucania: tra opportunit? ed utopia?. Promossa dal Lions Club di
Sala Consilina-
Vallo di Diano. Coordinata dal presidente del Lions Club salese, Angelo Paladino, ne sono stati relatori esponenti del mondo politico e culturale campano e lucano i quali, ad eccezione del presidente della Comunit? Montana
Vallo di Diano, Vittorio Esposito, nettamente contrario a qualsiasi ipotesi di ridisegnazione dei confini tra Basilicata e Campania, si sono tutti detti favorevoli, in linea di massima, al progetto.
Sulla cui validit? si ? a lungo soffermato, nel suo intervento, l'assessore regionale della Basilicata, on.le Antonio Autilio, per il quale il progetto segner? finalmente il ritorno alle proprie, comuni origini, ?un ritorno legittimato, peraltro, dal fatto che a volerlo sono i cittadini?.
Un concetto quest'ultimo sottolineato anche dagli altri relatori, in particolare dal vice presidente della Provincia di Potenza e sindaco di Marsico Nuovo, Giuseppe Vita, secondo il quale il movimento della Grande Lucania nasce da una esigenza fortemente sentita dalla gente che vuole riappropriarsi del suo passato per recuperare, appunto, i suoi antichi legami culturali e sociali con la Basilicata e realizzare, cos?, un rientro pienamente giustificato in quello che fu il proprio territorio di origine.
Fra i relatori anche l'architetto padulese Tiziana Bove Ferrigno, che ? intervenuta nella sua veste di presidente del Comitato comprensoriale Grande Lucania
Vallo di Diano. ?Siamo sulla buona strada, decisi a portare avanti il nostro progetto, che ? per noi una ragione di vita. Per questo ci stiamo preparando col massimo impegno per quello che ? il passo pi? importante del percorso verso la riaggregazione alla Basilicata, ovvero il referendum popolare.
Sul cui esito non ho dubbi, visto che la stragrande maggioranza dei cittadini del Vallo si sente fortemente legata ai cugini lucani con i quali, fra l'altro, condividiamo le stesse tradizioni storico-culturali?. Intanto a favore del progetto si schierano, con un'altissima percentuale, anche gli imprenditori del
Vallo di Diano.
L'85% di essi vuole ritornare alla Basilicata.
E fra le motivazioni che adducono, sottolineano soprattutto quelle di carattere pratico. ?Siamo convinti, dicono, di trovare in Basilicata meno burocrazia, e maggiori possibilit? di risposte alle nostre esigenze. E sar? anche il modo per liberarci definitivamente dal napolicentrismo che ci condanna all'isolamento?.
Giuseppe Lapadula