Articolo tratto da: "Il Mattino"
Fissata per questa mattina l'udienza di convalida dell'arresto compiuto dai carabinieri di
Polla nei confronti di Antonio D'Andrea di 53 anni di
San Rufo, accusato di aver violentato la suocera di 83 anni.
La vicenda, intanto, legata al presunto caso di violenza sessuale nei confronti dell'anziana, ha destato molto scalpore anche perch? la donna ? molto conosciuta e rispettata. Intanto, per?, tramite il suo avvocato di fiducia Giovanni De Paola, del foro di sala Consilina, il boscaiolo originario di Sacco, nega tutte le accuse, definendole una vera e propria montatura.
?I fatti non si sarebbero svolti come sono stati raccontati dalla stampa - afferma l'avvocato Giovanni De Paola che ieri mattina ha avuto il primo colloquio con il suo assistito - ? vero che D'Andrea, nel corso della notte, si ? recato nella stanza della suocera, ma soltanto perch? era preoccupato per le sue condizioni di salute. Alcune ore prima, infatti, l'anziana donna si era sentita male, tanto che si ? reso necessario anche l'intervento dei sanitari del 118. Quando, nella notte, ha sentito che la suocera emetteva dei lamenti, ha pensato bene di prestarle soccorso.
A questo punto - continua l'avvocato De Paola - sarebbe scattata la messinscena. Da tempo, infatti, i rapporti tra la figlia adottiva della donna ed il marito non sono buoni. Non ? escluso, pertanto, che si sia trattato proprio di una messinscena, tesa ad incastrare l'uomo che nega con tutte le sue forze di aver usato violenza sessuale nei confronti dell'anziana donna. Anche perch? - conclude l'avvocato Giovanni De Paola - riesce difficile immaginare che un uomo di grossa stazza come D'Andrea potesse approfittare sessualmente di un'anziana vecchietta, tra l'altro anche abbastanza sofferente a causa dell'et? avanzata?.
Questa la versione del boscaiolo di
San Rufo, anche se, ad inchiodarlo, restano le testimonianze oltre che dell'anziana suocera, anche della moglie e della figlia. Sono state proprio queste ultime, infatti, che richiedendo l'intervento dei carabinieri, hanno determinato l'arresto del proprio congiunto. Una vicenda che, agli occhi dei militari al comando dei marescialli Francesco Vivone e Vincenzo Furfaro, non sembrava lasciare spazio ad alcuna immaginazione.
Troppo precisi, infatti, i particolari riferiti dall'anziana donna, che all'arrivo dei carabinieri era ancora denudata e con ecchimosi presenti in varie parti del corpo. Una denuncia sconcertante, avallata dalle dichiarazioni della figlia adottiva che aveva preso in casa, assieme al marito ed ai suoi quattro figli, a causa delle condizioni economiche alquanto critiche in cui la coppia versava. Saranno ora le indagini a fare luce su una vicenda che, comunque, appare ancora abbastanza confusa e dai contorni non ancora decisamente chiari. Migliorano, intanto, le condizioni della nonnina, ancora ricoverata presso l'ospedale di
Polla.
Rocco Colombo