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SALA CONSILINA: NON HA LA RICEVUTA POSTALE DISABILE PERDE LA CASA

Articolo tratto da: "Il Mattino"

Per colpa della burocrazia, donna disabile perde l'assegnazione della casa popolare che le spettava di diritto. Vittima di quest'assurda storia è Angela Brescia , invalida, costretta a vivere da 11 anni nel letto della sua abitazione, paragonabile a poco più di un buco su due piani in via Albinio, nel cuore del centro storico.
Il marito Luciano, muratore in pensione, non riesce a capacitarsi come mai, nonostante i requisiti per l'ottenimento dell'abitazione nelle case popolari Iacp ci fossero tutti, sia stato escluso dall'assegnazione.
«Richiesta non conforme al regolamento» è stata la risposta dell’Istituto case popolari. In pratica la domanda inviata all’Iacp per l'assegnazione dell'alloggio era stata inviata con raccomandata semplice e non con ricevuta di ritorno, condizione essenziale per l'accettazione della domanda stessa.

«Ma cosa volete che io ne sappia - dice Luciano Brescia - La domanda ce la preparò un professionista di Sala Consilina. Che ne sapevo, io, che bisognava farla con ricevuta di ritorno? È mai possibile che per questo motivo si possa negare un sacrosanto diritto ad una donna che è completamente invalida e che vive in un tugurio dove non è possibile effettuare neanche la fisioterapia domiciliare per mancanza di spazio?».
L'abitazione dove da 11 anni vive la signora Brescia è uno spazio angusto e ridottissimo dentro il quale vivere e ricevere le visite dei sanitari. «Sono ormai condannata a letto per sempre - dice la signora Angela - Quello che io chiedo è una adeguata abitazione che mi è stata anche assicurata presso le case popolari. Quando mi hanno detto che ho perso questa possibilità perché la domanda che abbiamo inoltrato è stata inviata con raccomandata senza ricevuta di ritorno, e che per questo motivo sono stata esclusa dall'assegnazione, è stato un colpo al cuore che ha peggiorato ancora di più la mia situazione fisica e psicologica».
La storia della famiglia Brescia ha commosso tutti a Sala Consilina e già sono state prese alcune iniziative da parte di alcuni cittadini per fare in modo che alla signora Brescia non venga negato un diritto soltanto per la mancanza di una ricevuta di ritorno.
Rocco Colombo
News pubblicata il 17-10-2008, letta 1190 volte
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