E? la Sicilia il trampolino di lancio della cooperativa
Agrifunghi di
Teggiano (Salerno): ?Non abbiamo partecipato mai a fiere di settore - dice Paolo D?Alto, il titolare -: il prodotto che realizziamo spiega di per s? che non ? adatto ad essere portato in fiera, essendo fresco, non lavorato. Tuttavia la nostra presenza ormai consolidata in Sicilia ci ha permesso di conoscere agenti di commercio ellenici: da quel contatto, avvenuto cinque anni fa, i nostri funghi sono stati rivenduti a industrie greche per la successiva lavorazione e trasformazione in prodotti sott?olio e surgelati?. Successivamente i prataioli e i pleurotus del Vallo di Diano sbarcano Oltreoceano: il prodotto, successivamente trasformato dalle industrie elleniche, raggiunge anche Stati Uniti e Canada.
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La memoria ? un elemento fondamentale per la storia della Cooperativa agricola
Agrifunghi di
Teggiano (Salerno), specializzata nella produzione e vendita di funghi locali. Memoria che riporta al 1987, quando i nove soci dell?attuale societ?, allora giovani e volenterosi imprenditori, fiduciosi di poter puntare sul proprio territorio e sulle sue risorse, senza la necessit? di scommettere altrove per il proprio successo, decidono, sfruttando l?allora legge per l?occupazione giovanile, di sfruttare uno dei prodotti tipici della gastronomia del Vallo di Diano, il fungo. Nasce cos? la Societ? Cooperativa Agrifunghi che oggi conta sessanta dipendenti, una struttura avanzata tecnologicamente per la coltivazione e produzione dei funghi, e guarda all?estero, come precisa il titolare, Paolo D?Alto: ?Nei primi anni Ottanta abbiamo fatto leva sulla legge occupazionale: con i miei soci abbiamo dato vita a questa realt? di spicco del Vallo di Diano. Il nostro ? un prodotto fresco, non lavorato, rivenduto bene sul territorio nazionale, soprattutto in Sicilia, dove vendiamo il prodotto cos? com?? a grossisti e soprattutto, ai mercati generali dell?isola?.
Ed ? proprio la Sicilia il trampolino di lancio che, nel 2000, porta l?Agrifunghi di
Teggiano ad Atene, come conferma il titolare: ?Non abbiamo partecipato mai a fiere di settore: il prodotto che realizziamo spiega di per s? che non ? adatto ad essere portato in fiera, essendo fresco, non lavorato.
Tuttavia la nostra presenza ormai consolidata in Sicilia ci ha permesso di conoscere agenti di commercio ellenici: da quel contatto, avvenuto appunto cinque anni fa, i nostri funghi sono stati rivenduti a industrie greche per la successiva lavorazione e trasformazione in prodotti sotto olio e surgelati?.
Un ulteriore salto, come un gioco di scatole cinesi, porta i prataioli e i pleurotus del Vallo di Diano Oltreoceano: ?Il nostro prodotto, successivamente trasformato dalle industrie elleniche - continua D?Alto - raggiunge altri mercati, mercati mondiali: ormai da diversi anni intratteniamo rapporti con le citt? degli Stati Uniti e il Canada. Una sfida che continua a regalarci soddisfazioni e che sta incrementando notevolmente il pregio di questo prodotto tipico del Vallo di Diano?. Il 1987, dunque, ? l?anno di inizio della sfida di D?Alto: sistemi di coltivazione eccellenti, cura e dovizia, selezione accurata della materia prima, sessanta dipendenti esperti e ottime tecnologie, fanno il resto.
E i progetti in cantiere, porteranno la Cooperativa a seguire il ciclo di produzione dall?inizio alla fine, dalla terra alla confezione: ?Il nostro obiettivo - conclude D?Alto - ? proporre un prodotto finito, ecco perch? puntiamo ad arrivare sul mercato non solo con i funghi freschi, ma gi? lavorati almeno fino alla quarta, quinta e sesta gamma, quindi proporremo presto un prodotto surgelato e sott?olio?.