Articolo tratto da: "Salerno Notizie"
Dopo il grande successo della serata inaugurale ?UNA BUSSOLA CHE SEGNA IL SUD? con l?antologia Italoamericana di Durante, la kermesse letteraria organizzata dal Circolo Canottieri di Salerno, torna con un altro dei punti cardinali che permettono di comprendere il Sud. E? la volta di un?attenta disamina della societ? civile attraverso le pagine del giornalista e scrittore Gaetano Cappelli autore di Parenti lontani che ha recentemente pubblicato Il primo. I parenti del protagonista Carlino sono lontani ma non solo geograficamente. Il piccolo emigrante aspira ad importare negli Stati Uniti i valori della sua famiglia, di far conoscere la bellezza dei paesaggi e gli straordinari sapori dei cibi a base di mais e grano in tutto il mondo, di incontrare nuovamente suonatori di tammorra nelle avenue newyorkesi, di far conoscere l?educazione sentimentale impartitagli dai propri compaesani alle donne emancipate di Woodstock.
Di contro, il conflitto generazionale che egli stesso vive in prima persona con un gruppo di amici che si ? cementato attorno a lui in America, lo porta a guardare con ammirazione ai manager della grande mela, popolata dai colletti bianchi di Wall Street, dai guru dell?economia, dai barboni borderline e dagli snob squattrinati. Tutto questo in un?evoluzione esistenziale fatta di donne assatanate, miliardarie bizzose, gangsters di mezza tacca e di una ragazza, apparentemente una pomposa nullit?, che diverr? uno dei miti del nostro tempo. Un romanzo dove si raccontano storie intrise nel tessuto della Storia, fatti e parole che passano indenni o che lasciano un solco incancellabile nel nostro animo vissuti, con la stessa intensit? emotiva, da un ragazzo che oramai sta diventando adulto. Parenti lontani ? un lavoro sorprendente in cui, con un retrogusto che solo i migliori olii lucani dell?immaginaria azienda Lontrone riescono a lasciare in bocca, si vedono i monti e le valli lucane cos? come i grattacieli e la Statua della Libert? e, perch? no, anche le note del gruppo che accompagner? con le proprie canzoni l?evento.
I Pynazoriia eseguiranno un repertorio assolutamente inedito in dialetto teggianese, una vera e propria isola linguistica parlata da soli 8.000 individui.
Teggiano diviene un crogiuolo dei popoli meridionali e alcuni termini, spesso derivanti dal latino, altre volte di origine grecanica. Con Anselmo Capozzoli alla chitarra battente, Vincenzo Pisapia ai fiati e Pasquale Soldovieri con tammorra e tamburello, i Pynazoriia si cimenteranno in un repertorio che va dalle serenate al dramma delle incomprensioni amorose con delle sorprendenti analogie con l?analisi dello scenario lucano che cappelli propone nel suo romanzo. Il percorso della vita di un uomo che lo fanno rimbalzare tra due mondi, due terre, due mari fino al Circolo Canottieri dove Sabato 3 dicembre alle ore 21,00 sar? esplorato un altro itinerario meridionale.