Articolo tratto da: "La Citt? di Salerno"
Il sindaco di
San Pietro al Tanagro, Pietro Franco, torna nel mirino dell'associazione "liberalismo Popolare - La Casa del Cittadino". Il circolo locale, rimprovera infatti al primo cittadino, di non dare mai ascolto alle istanze che riguardano la vita amministrativa del paese.
"Nonostante i continui e reiterati solleciti, il sindaco persevera nell'attegiamento di noncuranca assunto all'indomani delle elezioni e continua a rimanere sordo alle istanze presentate dalla cittadinanza - sostengono dalla sede dell'associazione in Via Roma a San Pietro - il circolo territoriale di "Liberalismo Popolare - La casa del cittadino" decide dunque di passare alle maniere forti e chiede l'intervento della procura per richiamare il sindaco alle sue prerogative e responsabilit? nel pieno rispetto dei cittadini che, nel conferirgli il mandato per amministrare, non immagininavano di ritrovarsi ad essere poi governati da un despota".
L'associazione sottolinea che i sampetresi non chiedono altro che partecipare alla vita pubblica attraverso le forme della partecipazione popolare previste dalla legge e a disposizione di tutti i cittadini, singoli e associati. "La risposta del primo cittadino - ribadiscono all'associazione - ? stata quella di azzerare un diritto sacrosanto dei cittadini attraverso provvedimenti tesi ad azzittire soprattutto quelle voci che suonano male alle sue orecchie. Il sindaco, infatti, rifiuta volutamente di rispondere alle istanze; non si prodiga per colmare vuoti regolamentari per il funzionamento dell'amministrazione, anzi ne ha abrogato qualcuno; non mostra interesse per il precario stato di sicurezza nel quale versano il parco giochi e il plesso scolastico.
Su questo e tanto altro ancora la Procura dovr? indagare e accertare precise responsabilit? di una situazione diventata ormai insostenibile, nella quale la cittadinanza si articola in amici e nemici del sindaco, meritevoli di cittadinanza e non. Non saremmo mai voluti arrivare ad un passo del genere - concludono i consociati della "Casa del Cittadino" - tant'? che abbaimo perseguito tutte le strade possibili appellandoci a tutti gli istituti di garanzia; le cose per?, invece di cambiare sono addirittura peggiorate e allora la giustizia faccia il suo corso".
