SAN PIETRO AL TANAGRO: ZAMBROTTI ABBANDONA LA POLITICA

Enrico Zambrotti lascia la scena politica.

Da ieri mattina, uno dei politici pi? noti in provincia di Salerno degli ultimi vent'anni, ? un cittadino "comune", privo di qualsiasi carica pubblica. La rinuncia a consigliere comunale di San Pietro al Tanagro, del cui centro ha rivestito la caria di sindaco per otto anni rivestendo, attualmente la carica di presidente dell'assise municipale, Zambrotti l'aveva presentata gi? qualche giorno prima della sentenza emessa dal Tribunale di Salerno la settimana scorsa, che lo ha condannato a quattro anni di reclusione in associazione con altri esponenti di alcuni societ? miste che, negli anni '80, erano collegate con la ITS Intesa, che faceva capo, invece, all'allora presidente della Comunit? Montana del vallo di Diano.

Ieri, invece, sono giunte al protocollo anche le dimissioni dalla carica di Presidente del Consorzio del Bacino SA3, da quella di consigliere della comunit? Montana del Vallo di Diano e da quella di consigliere ed assessore dell'Unione dei comuni .

"Ora voglio pensare soltanto all'appello- dice Enrico Zambrotti, sensibilmente provato dalle ultime vicende giudiziarie- Ho bisogno di riacquistare serenit? e, innanzitutto, evitare che il centro sinistra sia oggetto di strumentalizzazione politica in vista delle prossime consultazioni elettorali".
Non sono serviti a niente, quindi, gli attestati di solidariet? che in questi giorni gli sono pervenuti da quasi tutto il cartello del centro sinistra del Vallo di Diano che, con un documento ufficiale, lo invitava a rimanere al suo posto.

"Ringrazio tutte quelle persone che hanno inteso offrirmi la loro solidariet?- dice ancora Zambrotti- ma la mia scelta ? irrevocabile. In questo momento di grande sofferenza, per me, ho avuto anche il tempo di fare delle riflessioni e mi sono accorto che, per aver dedicato tutta la mia vita al lavoro ed alla politica, ho tolto spazio alla mia famiglia, alla quale non sempre ho riservato la giusta attenzione. Mi pento di questo anche perch?, guardandomi intorno, alla fine, mi sono ritrovato con in mano soltanto un pugno di mosche. Non posso pi? continuare cos?. Ho bisogno assolutamente di riacquistare la mia serenit?" Una sentenza pesante, quella pronunciata dal Tribunale di Salerno, e sicuramente inaspettata.
"Per carit?, rispetto il giudizio dei giudici, per? non l'ho capita. Io penso di aver sempre lavorato per il bene del territorio e per portare sviluppo ed innovazione alla mia terra.
D'altra parte in nessuna carta del processo c'? scritto che Zambrotti ha chiesto mai una lira per s?. Mai.
Ora, pertanto, ho bisogno di riflettere e pensare soltanto all'appello. E' la mia unica carta che mi resta da giocare per cercare di riavere quella serenit? che ora sento di avere irrimediabilmente perduto. Per questo motivo, senza alcun tentennamento, ho deciso di ritirarmi dalla scena politica e prestare, al tempo stesso, molta pi? attenzione alla mia famiglia di quanto abbia fatto in passato".

Rocco Colombo

Note: Tratto da "Il Mattino"
News pubblicata il 11-02-2006, letta 3013 volte
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