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PADULA: PREMIO "GERARDO RITORNO - CERTOSA DI PADULA"

Con proprio atto deliberativo la Giunta Esecutiva della Comunità Montana del Vallo di Diano ha riproposto con una nuova formula il Premio “Gerardo Ritorto-Certosa di Padula” per ricordare il proprio Presidente che dal 1975 al 1980 seppe dare un notevole impulso alla vita e all’attività dell’Ente comunitario e, soprattutto, all’idea-progetto della Città Vallo.



L’iniziativa, che avrà cadenza annuale, prevede:

- un premio a personalità locali, nazionali ed internazionali che abbiano contribuito con la loro opera e la loro attività a far conoscere, illustrare, promuovere e valorizzare il comprensorio del Vallo di Diano nel campo della cultura, delle arti, della scienza, della politica, dell’economia e del lavoro.



Tale premio sarĂ  formalmente conferito previa deliberazione della Giunta Esecutiva della ComunitĂ  Montana ad una delle tre personalitĂ  che saranno proposte dalla Commissione giĂ  nominata.

- un premio allo studente, o al gruppo di studenti (iscritti e frequentanti Istituti di istruzione secondaria superiore con sede nel Vallo di Diano) i quali, nell’ambito di una giornata celebrativa/seminariale, meglio abbiano illustrato, sviluppato o arricchito l’argomento del progetto idea “Città Vallo di Diano” in forma scritta, grafica o multimediale.

Anche i lavori degli studenti saranno esaminati dalla Commissione che è presieduta dall’Assessore alla Cultura della Comunità Montana, Vincenzo Curcio (delegato del Presidente Vittorio Esposito) ed è composta dal prof. Domenico De Masi, preside della facoltà di Sociologia dell’Università “La Sapienza” di Roma, dai docenti Elvira Pappafico, Francesca Santarsiere, Felice Marmo e Germano Torresi, e dagli architetti Raffaele Accetta e Domenico Nicoletti.

Non si conoscono ancora i nomi delle tre personalità che saranno designate dalla commissione; si sa, però, che all’iniziativa hanno aderito 137 studenti che si ritroveranno nella mattinata di giovedì, 18 maggio, nel salone dell’Hotel Certosa, a Padula, per partecipare alla prova.



Potranno scegliere tra una prova scritta o grafica in forma individuale o a gruppi. In vista della prova, sabato scorso gli studenti hanno partecipato ad un seminario che si è tenuto nell’Aula Magna del Liceo Ginnasio “M.T. Cicerone” di Sala Consilina dove, tra gli altri, hanno tenuto relazioni sul “Progetto Città Vallo di Diano” l’assessore Vincenzo Curcio e gli architetti Raffaele Accetta e Domenico Nicoletti.



GERARDO RITORTO era nato il 12 dicembre del 1937 a Polla dove era tornato dopo aver conseguito a Napoli il diploma di Perito Industriale. Dopo alcuni anni dedicati all’insegnamento aveva preferito lasciare per dedicarsi all’attività di industriale. Giovanissimo si dedicò alla vita politica. Fu prima assessore ai lavori pubblici del Comune di Polla e, come già ricordato, dal 1975 al 1980, presidente della Comunità Montana del Vallo di Diano. Fu tra i più convinti sostenitori della scelta di Padula quale sede dell’Ente in quanto considerava la monumentale Certosa di San Lorenzo che l’agorà (la piazza) della futura Città Vallo.

Proprio in quegli anni Ritorto diede vita anche ad importanti attività editoriali: fu tra i promotori del periodico Il Vallo, Corriere del Salernitano, e tra gli editori di Televallo. Il progetto della nuova città, affidato all’architetto prof. Paolo Portoghesi, suscitò tanta attenzione ed altrettanto interesse e fu presentato a Roma ed in altre città italiane e, successivamente, a Bruxelles ed a New York. Nel 1980 fu eletto consigliere regionale nella lista del Psi ed entrò a far parte della Giunta Regionale come assessore all’Industria, Commercio ed Artigianato, incarico che ricoprì con molto impegno riuscendo, tra l’altro, ad organizzare per la prima volta in Campania la Conferenza sulle Partecipazioni Statali.

Fu un protagonista autentico delle battaglie per il riscatto delle zone interne.



Purtroppo, nel maggio del 1982, un tragico incidente stradale sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria, nei pressi di Battipaglia, ne stroncò la vita e la carriera politica strappandolo all’affetto dei suoi familiari (la moglie ed i suoi quattro figli) e dei tanti amici che ne seguivano con interesse l’attività politica tutta tesa allo sviluppo del Vallo di Diano, la terra che gli aveva dato i natali e che non aveva mai voluto lasciare.

Note: Tratto da salernocity.com
News pubblicata il 16-05-2006, letta 2126 volte
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