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PADULA: SU “50 & PIù” LA STORIA E IL MITO DI JOE PETROSINO

La “fiction” su “Joe Petrosino”, mandata in onda da Rauno il 24 e 25 settembre scorsi, pur facendo registrare un notevole “share”, ha lasciato l’amaro in bocca in molti telespettatori, specialmente della provincia di Salerno e in modo particolare di Padula, città di origine del leggendario poliziotto italo-americano.

Nonostante la buona interpretazione di Beppe Fiorello, infatti, lo sceneggiato pare non sia riuscito a dare un’idea sufficientemente convincente della personalità e del carattere del celebre detective, facendo prevalere le esigenze dello spettacolo e della trasposizione romanzata alla realtà storica delle vicende e dei personaggi.



Neanche un riferimento, poi, a Padula, cui Petrosino era legato da amore di figlio e dove corse subito, appena arrivato in Italia per quella missione che doveva spezzarne l’ancor giovane vita. “50 & Più”, la prestigiosa rivista mensile nazionale della Fenacom - seconda, per diffusione e numero di lettori, solo a “Famiglia Cristiana” - nel numero di novembre, da qualche giorno nelle edicole italiane, ha voluto ricordare, ad un mese dalla trasmissione dello sceneggiato, questo eccezionale personaggio, con un articolo a firma del giornalista e scrittore Angelo Guzzo, il quale, con la sua prosa agile ed elegante, riesce a tratteggiare con grande efficacia la figura di Joe Petrosino, mettendone in rilievo, tra l’altro, l’intelligenza non comune, la caparbietà, la capacità di intuire, capire e saper interpretare le molteplici connessioni criminose tra mano nera, mafia, camorra e le altre associazioni malavitose del tempo.



Non manca, nell’articolo di Guzzo, un puntuale riferimento alla città di Padula, la cui amministrazione, per iniziativa di Nino Melito, vulcanico pronipote del mitico Joe, ha allestito uno splendido museo nella casa di famiglia di Petrosino, dove sono custoditi ed esposti i cimeli, i documenti e gli oggetti personali del più noto poliziotto di tutti i tempi, fra i quali l’uniforme con il distintivo d’argento numero 285.

Primo italiano ad aver indossato la gloriosa divisa della Polizia Americana, Joe Petrosino, afferma Angelo Guzzo, “fu una specie di cavaliere senza paura, il primo eroe solitario contro la criminalità organizzata; il primo, purtroppo, di una lunghissima serie”.

Note: Fonte: CasertaNews.it
News pubblicata il 22-10-2006, letta 1573 volte
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