Articolo tratto da: "La Città Di Salerno"
I tre assessori provinciali del Vallo di Diano, Angelo Paladino, Rocco Giuliano e Gaetano Arenare, hanno convocato per lunedì prossimo una riunione con le delegazioni dei partiti del centrosinistra del comprensorio per accelerare il riassetto degli enti, che dovrá essere caratterizzato da una gestione partecipata, senza l'attuale cumulo di cariche nelle mani di poche persone, tra cui proprio Giuliano e Arenare.
L'argomento è particolarmente dibattuto anche in seguito all'inchiesta di Italia Due sugli incarichi multipli nel Vallo di Diano, riferita ieri da "la Cittá". Donato Pica, Vittorio Esposito e Rocco Giuliano, a tal proposito, hanno sottolineato che da un punto di vista finanziario le indennitá sono minime. «Percepisco semplicemente l'indennitá di assessore al Comune, né sono da ritenere una persona che cumula cariche. Anzi la Conferenza programmatica della Margherita nel Diano di domenica verificherá anche questo aspetto, puntando non certo alle spartizioni, ma ai programmi» dice Pica. «Che siamo il crocevia della politica locale è fuori discussione.Ma, nonostante la carica di presidente dell'ente montano e di consigliere alla Ergon non posso essere considerato un uomo che gestisce finanziariamente il territorio. Le indennitá sono minime» spiega Esposito. «Le indennitá da me percepite finora le ho utilizzate per assolvere a emergenze sociali al servizio dei cittadini. Non sono d'accordo col cumulo delle cariche e dopo la riunione di lunedì spero di essere solo un assessore provinciale» aggiunge Giuliano.
Anche Raffaele Accetta è sicuro che con il nuovo assetto, a breve, si dará più spazio ai nuovi amministratori, «sia per una questione di tempi, che di rappresentanza ma anche di incompatibilitá, esistente nelle societá partecipate al 51 per cento». Per Santino Barone «l'assetto nel Vallo di Diano dovrá assurgere a modello provinciale, nel rispetto dei ruoli dei partiti minori e maggiori del centosinistra, con la speranza che socialisti e riformisti trovino un accordo».
Ora si attende la riunione di lunedì voluta dagli assessori provinciali. «Il nostro è un ruolo di garanzia per una riorganizzazione degli enti e una gestione condivisa e partecipata, senza forme di concentrazione di potere» conclude Paladino, che non ha cariche nel Diano.
Salvatore Medici
