La qualità delle acque superficiali della rete fluviale del Vallo di Diano è scarsa. Rilevante è la presenza di rifiuti solidi urbani e speciali rinvenibili negli alvei dei fiumi, torrenti e canali che spesso obliterano la luce di ponti. Riguardo ai suoli, diverse sono le microdiscariche abusive rinvenibili sul territorio talora piuttosto estese e spesso monomateriali (copertoni di automezzi, pezzi di carrozzeria, batterie, inerti, ecc.) prevalentemente ubicate in aree periferiche in prossimità di canali, fossi, in valloni, a ridosso di ponti ed a lato di strade.
Sono alcuni risultati emersi dal rilevamento sul campo contenuti nel volume “ Il monitoraggio ambientale nel Vallo di Diano: Indice di Funzionalità Fluviale e caratterizzazione dei siti inquinati”, curato da Carmine Vitale, nell’ambito del Progetto del P.I. Certosa di Padula “Agenzia per lo sviluppo del Vallo di Diano: Sviluppo sostenibile nella filiera turistico-culturale”, affidato dalla Comunità Montana Vallo di Diano, alla RTI Mercury – Leader – Enco.
La pubblicazione rappresenta un manuale per le caratteristiche geomorfologiche, geologiche, idrogeologiche, idriche, climatiche e paleoclimatiche del Vallo di Diano.
Lo studio ha rilevato, su circa 18 km di rete fluviale del Diano, l’Indice di Funzionalità Fluviale (I.F.F.), metodologia che rileva i segni che caratterizzano le dinamiche funzionali degli ambienti fluviali, caratterizzando, inoltre, le situazioni di degrado ambientale esistente (acque e suoli potenzialmente inquinati).
Alcuni dati scientifici rilevati:
<< Precedente | [Tutte le notizie del Vallo di Diano] | Successiva >> |
Altre Notizie di Padula | Informazioni su Padula |
Immagini di Padula | Attività commerciali a Padula |
Copyright © 2025 - All Rights Reserved - NavigaVallo.it
Creato da WebCo