Articolo tratto da: "Il Mattino"
Giornata di protesta, quella di oggi, organizzata dai comitati civici di Caggiano e di Vietri di Potenza, per contrastare la decisione assunta dal Consiglio provinciale di Salerno di indicare nella cava di Serre Arenosa il sito per la realizzazione della discarica provinciale. All'incontro prenderanno parte anche i sindaci dei due comuni limitrofi, nonché i rispettivi parroci che, alle 11,45, officeranno la Santa Messa proprio all'interno della cava.
«La manifestazione ha lo scopo di evidenziare ed informare l'opinione pubblica sulla manifesta incongruità delle scelte che hanno portato gli organi esecutivi provinciali all'individuazione della discarica - dice Piergiuseppe Carucci del comitato civico di Caggiano - Infatti l'area interessata è posta su di una faglia attiva ad elevato rischio sismico. Il suolo è di natura calcarea e quindi soggetto a possibili infiltrazioni di natura inquinante. La presenza di falde acquifere sotterranee alimentano sorgenti attigue al fiume Melandro e alla sorgente Acqua dell'Elice, che a loro volta alimentano la Piana del Sele». Secondo i cittadini di Caggiano e di Vietri di Potenza, oltre alle incompetenze tecniche, si rileverebbero anche profili di illegalità . Il sito si trova sul confine tra due regioni: Campania e Basilicata e la legge recentemente approvata (87/07) «per superare l'emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti della regione Campania», prevede che nel caso si sconfini nel territorio di una regione limitrofa si debbano consultare le Istituzioni di questa. «Nel caso specifico non è seguita alcuna comunicazione», dicono gli amministratori dei due comuni.
Intanto, un secco "no" all'ipotesi di costruire una discarica, per rifiuti urbani indifferenziati, a cavallo dei comuni di Caggiano e Vietri di Potenza è giunto anche dall'amministrazione regionale della Basilicata. «Non accetteremo alcuna intromissione di altre amministrazioni sul suolo lucano», ha infatti affermato il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo. Ospite di GRBasilicata, l'assessore provinciale all'ambiente Angelo Paladino ha provato a convincere, ieri pomeriggio, i cittadini lucani, sulla innocuità della cava di Serre Arenosa. «Che sia chiaro un fatto - ha affermato Paladino - nella cava di Caggiano non saranno sversati rifiuti tossici né pericolosi. Non c'è, quindi, nessun allarme per i cittadini e tantomeno nessuna intenzione di danneggiare e rendere invivibili i nostri territori. Purtroppo - ha aggiunto Paladino - siamo in una situazione di emergenza che deve essere affrontata nel migliore dei modi possibili. Non dimentichiamoci che il maggior danneggiato, per certi versi da questa soluzione sono proprio io, essendo il comune di Caggiano parte del mio collegio elettorale. Ma quando c'è da assumersi le proprie responsabilità per l'ottenimento del bene comune, allora bisogna guardare soltanto a questo e non ai propri interessi. Chiedo, pertanto che in tutti noi prevalga il senso di responsabilità che il nostro ruolo ci obbliga ad osservare». Sembra, intanto, placarsi la protesta all'interno dell'assemblea dei sindaci del Consorzio del Bacino SA3 dopo la riunione dell'altro ieri svoltasi a
San Rufo. I sindaci del Consorzio, infatti, si sono dati appuntamento al 14 gennaio prossimo, per verificare, tutti insieme, eventuali alternative alla scelta di realizzare nel comune di Santa Marina di Policastro il sito per lo stoccaggio delle ecoballe. Infine l’amministrazioene comunale di Caggiano - lo conferma il sindaco Caggiano - sta predisponendo gli atti per ricorrere al tar contro la delibera che istituisce la discarica.
Rocco Colombo
