Articolo tratto da: "Il Mattino"
Fermati dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato in servizio nel
Vallo di Diano due autotreni carichi di secolari alberi di ulivo provenienti da un uliveto del luogo. Le piante, tutte di grosse dimensioni erano di certo destinate alla commercializazzione e appena sradicate, con mezzi meccanici, dal proprietario del terreno in in localit? Mattina.
Un'operazione che, senza autorizzazioni, ? vietata. Gli alberi sono stati sequestrati, mentre per il proprietario dell'uliveto (del quale non sono state rese note le generalit?) scatteranno multe salatissime, calcolate in base al valore delle singole piante di ulivo, decuplicandone il prezzo di mercato.
Il che significa diverse migliaia di euro. Un brutto affare, dunque, per il proprietario dell'uliveto che non potr? sperare in uno sconto sulle multe per il fatto che (cos? si ? giustificato) non sapeva di dover chiedere l'autorizzazione per sradicare gli ulivi.
La legge non ammette ignoranza. Gli uliveti di molte aree del
Vallo di Diano e della Valle del Tanagro sono sottoposti a vincolo perch? l'olio che vi si produce ? catalogato fra quelli ?doc?, ovvero di orgine controllata. C'? un lungo ed articolato protocollo da osservare rigorosamente sia per la raccolta e molitura delle olive che per lo sdradicamento degli alberi.
Giuseppe Lapadula