Articolo tratto da: "La Citt? Di Salerno"
L'associazione animalisti di Sala Consilina lancia l'allarme secondo cui Diano ? una delle zone pi? a rischio per l'abbandono dei cani cosiddetti pericolosi, abbandono favorito, secondo l'associazione, dall'ordinanza di Sirchia, contro la quale da ieri sera ? iniziata in tutto il Vallo una raccolta firme. Intanto c'? stata la richiesta di conoscere come i comuni si sono adoperati con l'accalappiamento e la cura degli animali.
Al quesito quasi tutte le amministrazioni rispondono picche. I primi due pitbull sono stati trovati dai volontari dell'associazione qualche giorno fa. Uno in piena campagna, cucciolo, l'altro, adulto, sulla statale 19 tra Atena e Polla, entrambi presi in adozione da un residente di Sala Consilina. Ma secondo la responsabile dell'associazione animalisti del Vallo, Isabella Gallo, questo ? solo l'inizio. Le montagne intorno al Vallo, le zone di campagna, il ristretto numero di residenti e gli scarsi controlli sono situazioni favorevoli, per chi, dopo l'ordinanza Sirchia, non avr? pi? voglia e amore di tenere con se, i cosiddetti cani pericolosi. E molti sono i residenti delle citt? come Salerno, Napoli o Potenza che potrebbero scegliere le zone valdianesi per l'addio ai cani, spesso tenuti solo per motivi di vanto e immagine. ?Un grosso problema lo avranno i comuni che non riusciranno a controllare il territorio, data l'assenza di un censimento dei randagi nel comprensorio?. L'ordinanza delle polizze assicurative quindi rischia di enfatizzare il gi? grave fenomeno dell'abbandono. Per questo l'associazione ha iniziato ieri una raccolta firme contro l'ordinanza, contro il divieto del commercio dei cani, della selezione di nuove razze e a favore dell'adozione dei cani nei canili. E a proposito di adozioni, l'associazione animalisti nel gennaio 2003 per avviare una campagna di adozione ha fatto richiesta ai 19 comuni valdianesi di conoscere il tipo di servizio di accalappiamento dei cani, i canili convenzionati per la custodia dei randagi, i pagamenti effettuati nel 2000, 2001, 2002, l'elenco degli interventi fatti dai canili sul territorio, il numero e il tipo dei cani ospitati presso i canili dal 2000 al 2002. Solo tre amministrazioni hanno risposto. S. Pietro ha comunicato di non aver deliberato per nessun servizio di accalappiacani, Teggiano ha rifiutato di dare notizia perch? non aveva la certezza dell'esistenza dell'Associazione. Solo Sala ha fornito una dettagliata documentazione. Dalla prossima settima partiranno le nuove sollecitazioni, questa volta per conoscenza alla Procura della Repubblica.