Sono in tutto sette le famiglie evacuate, tre quelle residenti nella palazzina andata in fumo.
La signora Angelica Cardinale piange anche per quanto ? successo e per quanto sarebbe potuto ancora succedere se suo figlio di appena 14 anni non avesse intuito il pericolo e non avesse provveduto a scappare via portandosi in braccio il fratellino di appena cinque anni.
La signora Cardinale abita al terzo piano della palazzina, nel cui seminterrato si producevano materassi in lattice e quando ? scoppiato l'incendio era uscita per fare la spesa. ?Appena mi hanno avvertita il cuore mi ? salito alla gola - dice la signora Cardinale - A casa avevo lasciato i mie due figli ed il pensiero che fosse successo loro qualcosa mi ha fatto scoppiare la testa.
Invece il mio primogenito ? stato abbastanza bravo in quanto, accortosi del pericolo, ? scappato via di casa, prendendo in braccio il fratellino che era completamente nudo, portandolo in salvo. Quando sono giunta nei pressi della mia abitazione ed ho visto quelle fiamme cos? alte ho subito intuito che qualcosa di grave stesse accadendo ed ho temuto il peggio anche per la mia famiglia.
Quando poi ho visto i miei figli venirmi incontro, ho tirato un sospiro di sollievo, anche se, ora, non so pi? dove andare a dormire, avendo avuto la mia abitazione completamente distrutta?.
I coniugi Giuliano, invece, che abitano al primo piano della palazzina coinvolta nel rogo della Bimaltex, parlano senza mezzi termini di ?tragedia annunciata?. ?Lo sapevano tutti, qui, che una volta o l'altra sarebbe potuta succedere qualcosa del genere - dice infatti Antonio Giuliano - Anche noi, in precedenza, avevamo espresso le nostre perplessit? sulla presenza di una laboratorio dove venivano usati materiali infiammabili ubicato nello scantinato della nostra palazzina, ma mai nessuno ci ha dato retta. Ed ora chi ci ripagher? dei danni subiti??.
E la moglie: ?Sono stati bruciati in pochi attimi i sacrifici di una vita interamente trascorsa in Germania e consumata per acquistare questo appartamento che ora ? andato interamente distrutto - dice infatti la signora Giuliano - Io voglio la mia casa cos? come era prima dell'incendio di questa mattina. Qualcuno deve pagare, sia per queste due morti innocenti e sia per tutti i danni che abbiamo subito noi proprietari delle abitazioni coinvolte nel rogo. Vogliamo essere risarciti?.
E proprio per le continue proteste dei cittadini del posto, tra qualche settimana il laboratorio distrutto ieri mattina dal rogo si sarebbe dovuto trasferire a Montesano scalo, nei pressi della ex stazione ferroviaria.
Proprio in questi giorni era gi? iniziato il trasloco. Gi? in passato, infatti, erano state fatte delle segnalazioni che paventavano il pericolo a causa del continuo uso di materiale infiammabile.
E per fortuna le quindici bombole di gas che si trovavano ubicate proprio nei pressi dell'ingresso non hanno preso fuoco. Ed il pensiero ? andato anche a tutti quei bambini che frequentano la scuola elementare di Prato Comune che, per fortuna, si trovavano tranquillamente a casa loro, essendo terminate da qualche settimana le attivit? didattiche.
Rocco Colombo